Giovanni Buridano
Vita e opere. Nato nel 1292 a Béthune,
piccardo, studiò arti a Parigi sotto Walter Burley, dove conseguì
la licenza nel 1315. Dopo aver iniziato gli studi di teologia si dedicò
all’insegnamento di arti, divenendone rettore nel 1328. I suoi buoni
rapporti con la curia pontificia gli valsero anche la carriera ecclesiastica,
poiché divenne canonico di Arras l’anno successivo. In ambito
accademico, la sua figura è nota soprattutto perché partecipò
ai lavori della commissione incaricata di far luce sugli sviluppi delle
concezioni occamiste che portarono
ai divieti di lettura delle opere del Venerabilis Inceptor presso la facoltà
di arti di Parigi nel 1339 e 1340; sotto questo riguardo il giudizio sulla
sua posizione è ancora controverso. Morì probabilmente intorno
al 1359.
Buridano fu artefice di un’opera poderosa: abile logico, scrisse
un commento alle Summulae logicales di Pietro
Ispano (che termina con un Trattato sui sofismi) e un Trattato de
consequentiis , oltre che una serie di raccolte di questioni sull’Organon
di Aristotele. Notevole fu anche il suo contributo in filosofia naturale:
compose un commento e delle Questioni sulla Physica aristotelica, un Trattato
De Caelo, uno sul De anima che in entrambi i casi redasse in più
versioni; fu autore anche di Questioni sulla Metaphysica e un’opera
sull’Ethica.
Dottrine. Maestro di arti, Buridano non
si dedicò al percorso consueto di studi teologici, ma assunse una
prospettiva di ricerca che poneva i suoi limiti all’interno dell’indagine
filosofica. Dal punto di vista della metodologia scientifica, la sua messa
a punto, ottenuta distinguendo tra i principi ricavati per induzione e
quelli la cui evidenza era provata logicamente, permetteva di ‘aprire’
ad un atteggiamento cautamente empirista, pur mantenendo salde le radici
epistemiche aristoteliche. La sua formazione di filosofo non gli impedì
di far ricorso al presupposto teologico dell’onnipotenza
divina, assunzione tipica del
suo ambiente per dilatare le possibilità logiche contro il
necessitarismo aristotelico. La sua riflessione, traendo spunto anche
da osservazioni d’esperienza, fu particolarmente feconda nell’ambito
della fisica, come si
evince dal considerevole apporto teorico offerto all’elaborazione
di una teoria del moto dei proiettili che nel XIV secolo segnava il distacco
da quella tipica aristotelica (teoria
dell’impetus). Sempre in questo settore si collocano le linee
della sua antropologia: se
l’essere umano è il risultato dell’unione di una anima
spirituale e di un corpo opportunamente predisposto, l’immortalità
della sua componente più nobile non può essere dimostrata
filosoficamente; essa è dotata di due
facoltà, l’una passiva, l’altra attiva, che trae
origine dalla luce superiore del divino, mentre la sensibilità
non è puramente passiva, come sosteneva Aristotele, ma ha in sé
un principio di attività.
In morale, ss il maestro parigino
sottolinea il ruolo prioritario dell’intelletto nel suo rapporto
con la volontà, pur evitando ogni forma di determinismo. (PB)
Bibliografia
Edizioni
Expositio et Quaestiones sul De anima (nella prima versione), in Le Traité
de l’âme de Jean Buridan, a cura di Benoit Patar, Louvain,
Peeters 1991
Expositio et Quaestiones sul De Caelo, in Ioannis Buridani Expositio et
Quaestiones in Aristotelis De Caelo, a cura di Benoit Patar, Louvain,
Peeters 1996
Expositio et Quaestiones sulla Physica, in Expositio et Quaestiones in
Aristotelis Physicam ad Albertum de Saxonia attributae, a cura di Benoit
Patar, Louvain, Peeters 1991 (errore di attribuzione)
Expositio et Quaestiones sui Parva Naturalia, in Ioannis Buridani Expositio
et Quaestiones in Aristotelis Parva Naturalia, Longueuil, Les Presses
Philosophiques 2001
Per quanto riguarda le opere logiche, sono state pubblicate da Ingenium
Publisher (Neijmegen), a partire dal 1983, i seguenti testi: Quaestiones
sugli Sophisticis elenchis, sul Perihermeneias, il commento alle Summulae
(in quattro parti).
Traduzioni
Buridano, Tractatus de suppositionibus, a cura di Maria Elena Reina, Firenze
1957
Buridano, Il cielo e il mondo: commento al trattato del Cielo di Aristotele,
a cura di Alessandro Ghisalberti, Milano, Rusconi 1983
Studi
Alessandro Ghisalberti, Giovanni Buridano, dalla metafisica alla fisica,
Milano, Pubblicazioni dell’Università Cattolica 1975
Maria Elena Reina, Hoc hic et nunc: Buridano, Marsilio di Inghen e la
conoscenza del singolare, Olschki, Firenze 2002
Risorse on-line
http://plato.stanford.edu/entries/buridan/
http://www.fordham.edu/gsas/phil/klima/Intro.htm
http://www.fordham.edu/gsas/phil/klima/BuridanSubstantialConcepts.htm
http://www.quantonics.com/Hughes_on_Buridan_Review.html
http://www.humanities.mq.edu.au/Ockham/wburlat.html
http://yalepress.yale.edu/yupbooks/pdf/0300084250.pdf
http://www.nd.edu/~afreddos/papers/buridan.htm
http://www.clas.ufl.edu/users/rhatch/HIS-SCI-STUDY-GUIDE/0039_jeanBuridan.html
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