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L'età dei Metalli

L’avvento della metallurgia avviene gradualmente; inizialmente l’uomo ha imparato a sfruttare i metalli che, come il rame e l’oro, si rinvengono direttamente in natura; in seguito ha iniziato a produrre il bronzo, una lega metallica di rame e stagno, e infine arriva alla più complessa lavorazione del ferro. Accanto alla presenza di oggetti in metallo continua, soprattutto nei periodi più antichi, la lavorazione della pietra rivolta sia alla produzione di armi che di oggetti d’uso quotidiano.
Il primo momento dell’età dei metalli, denominato età del rame (o eneolitico). nella penisola italiana si sviluppa nel III millennio a.c, l’età del Bronzo nel II millennio a.C. e l’età del ferro dall’IX secolo a, C.. Nell’VIII secolo a.C. si pone, convenzionalmente, il passaggio all’età storica.
La diffusione della lavorazione del metallo si collega a cambiamenti importanti: l’economia è basata sempre sull’agricoltura e sull’allevamento, ma aumenta la richiesta di beni di prestigio, nascono artigianati specializzati, collegati a scambi anche a lunga distanza. Si osservano tracce del sorgere di differenziazioni sociali.
Gli insediamenti grandi e talora fortificati diventano stabili per molti secoli; si afferma la pratica delle inumazioni in necropoli e delle sepolture collettive di più defunti nella medesima tomba, compare il rito funerario dell’incinerazione. Sorgono strutture funerarie monumentali.

Avvengono altre innovazioni tecniche come l’aratro. Intorno alla metà del III millennio viene reintrodotto in Europa il cavallo, scomparso alla fine del Pleistocene e sopravvissuto in alcune regioni dell’Est europeo.

 

Le Ere
preistoria
paleolitico
mesolitico
neolitico
eneolitico
età dei metalli
evoluzione
 

 

I Reperti

Neolitico
Eneolitico
Età del Bronzo

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