Come
valutiamo la Ricerca
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Metodologia
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La migliore
esperienza internazionale adattata alle esigenze locali
Il modello-guida integrerà lo schema utilizzato
dalla Conferenza dei Rettori Europea per la valutazione
istituzionale (Institutional Evaluation Programme) e
lo schema utilizzato nel Regno Unito per la valutazione
della ricerca (Research Assessment Exercise - RAE http://www.rae.ac.uk/
doc RAE 5/99 - Assessmet panel's criteria
and working methods doc. RAE 2/99 - Guidance on Submissions),
avvalendosi anche di esperienze condotte in altri atenei
(Politecnico di Torino; Università di Trento,
Università di Pavia, Università di Torino,
ecc.) .
In linea di massima il Rapporto di autovalutazione risultante
dall'applicazione della metodologia definita, dovrà
consentire di individuare, per ogni dipartimento:
la sua organizzazione e le risorse disponibili;
la missione e gli obiettivi;
le linee di ricerca;
i rapporti con l'esterno;
i risultati raggiunti;
i maggiori punti di forza e di debolezza.
Per quanto riguarda i risultati, l'Università
di Siena si è dotata di una base di dati relativa
alle pubblicazioni di ciascun Dipartimento (Anagrafe
della ricerca), consultabile online con accesso
ristretto, nella quale è possibile effettuare
ricerche sulle pubblicazioni a partire dal dipartimento
di riferimento, o a partire da altre interrogazioni
(es. autore, anno di pubblicazione, ecc.).
La consultazione di tale database è disponibile
anche ai membri del gruppo di valutazione esterno (audit
team), tramite password o, nel caso di interrogazioni
più complesse, tramite il supporto di personale
tecnico a ciò dedicato.
Con riferimento ai settori scientifico-sperimentali
l'analisi dei risultati sarà basata sull'impact
factor. Per l'area umanistica si fara' riferimento alla
classificazione delle riviste e delle case editrici
a cura dei dipartimenti stessi.
Le strutture porteranno a conoscenza dell'audit team
anche quei risultati della ricerca che non si configurano
in termini di pubblicazioni ma esprimono la qualita'
e la quantita' del lavoro svolto.
Val la pena ribadire che non e' obiettivo della valutazione
effettuare alcun ranking fra i dipartimenti quanto consentire
alle strutture di effettuare preziose autovalutazioni,
prendere coscienza dei propri punti di forza e debolezza
e far crescere la cultura della valutazione.
Integrazione
continua e trasferimento delle metodologie
Un successivo passo nell'ottica dell'integrazione fra
metodologie potrà riguardare l'individuazione
delle aree che nel modello di valutazione della didattica,
relativo ai Corsi di Studio, potrebbero essere interpretate
alla luce della metodologia di valutazione della attività
di ricerca, ovvero dei Dipartimenti. Un esempio può
essere rappresentato dai fattori relativi alle attività
formative, per poter verificare la relazione con le
attività di ricerca: ad esempio, si potrebbero
analizzare in quest'ottica gli obiettivi di apprendimento
dei Corsi di studio, l'adeguatezza del materiale di
studio utilizzato a supporto dell'apprendimento, le
attività di riesame ed aggiornamento dei programmi
di insegnamento (ed in particolare le informazioni e
i dati presi in considerazione per il riesame degli
obiettivi di apprendimento).
Altri
ambiti in cui potrà essere possibile ravvisare
ed evidenziare il rapporto didattica-ricerca sono relativi
a:
copertura e competenze della docenza,
criteri di selezione della docenza extra-accademica,
modalità di assegnazione e valutazione
delle tesi di laurea,
svolgimento di tirocini,
contatti internazionali (partecipazione a programmi,
accordi, titoli congiunti, ecc.),
attività di e-learning,
aggiornamento e formazione continua.
Infine, varrebbe sicuramente la pena di analizzare in
una prospettiva integrata la disponibilità e
adeguatezza di laboratori, strutture e attrezzature,
in merito alle quali vengono richieste informazioni
in entrambi i modelli di valutazione.
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