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Relazione
sulle attività avviate da CampusOne-Siena nell’ambito del progetto
“Nuova Università e mondo del lavoro”
Documento
aggiornato al 15 ottobre 2003
Riferimenti:
1.
documento “Ipotesi di
procedura per la consultazione ai sensi dell’art 11, comma 4 del DM n. 509/99
(elaborato dal gruppo di lavoro del Campus Board, rapporti con il mondo del
lavoro, presieduto dal Prof. Rodolfo Zich – Roma 29 gennaio 2003.
2.
invito
del Prof. Piero Tosi, Presidente CRUI, a testare la metodologia descritta
nel documento di cui sopra (Roma 5 febbraio 2003)
3.
risposta
della Prof.ssa Francesca Farabollini, coordinatore CampusOne Siena,
(26 febbraio 2003).
Sulla
base dell’interesse a partecipare alla sperimentazione delle ipotesi di
procedura per la Consultazione, CampusOne Siena nei mesi successivi alla
comunicazione della propria disponibilità ha avviato le azioni di cui al punto
"Azioni avviate e CdL coinvolti" relative alla sperimentazione di cui
sopra, seppur limitatamente ad alcuni corsi di laurea e ad alcune azioni
suggerite dal documento che sono state
ritenute particolarmente significative e innovative.
Per
quanto riguarda la scelta dei CdL cui
applicarle, il criterio seguito è stato prevalentemente - anche se non
esclusivamente - quello della possibilità di concreta realizzazione di tali
azioni in tempi relativamente brevi :
sono stati scelti perciò CdL
(CampusOne e CampusLike) che per loro specifiche peculiarità
abbiamo ritenuto essere più adatti a tale sperimentazione, rispetto ad altri su
cui stiamo contemporaneamente testando sperimentazioni di altro tipo
(implementazione della mobilità internazionale degli studenti etc )
Premessa:
Il
processo di consultazione con gli attori esterni all'università è un
adempimento normativo (art.11, comma 4 del D.M. 509/99) cui attenersi nella proposta di corsi di laurea triennale e specialistica.
L'ipotesi
di procedura per la consultazione proposto dalla CRUI nell'ambito del progetto
"Nuova Università e mondo del lavoro" presentato a Roma nel gennaio
2003 si propone di superare questo livello e di fare si che il rapporto fra
Università e stakeholder diventi continuativo e sistematico , ai fini non solo della proposta iniziale, ma anche di eventuali
riprogettazioni di cdl già esistenti .
L'obiettivo
è infatti l'offerta di curricula in cui i "saperi" tradizionali
tipici delle varie discipline si incontrino con le aspettative di un mondo del
lavoro sempre più caratterizzato da mobilità e competenze trasversali .
Perciò
è indispensabile un confronto a doppio senso
che permetta, da un lato di tenere costantemente presenti le
esigenze dei soggetti esterni
all'università portatori di interessi
nei confronti dell'offerta formativa
dei cdl, dall'altro che dia loro conto
delle motivazioni di questa , del perché cioè si operano certe scelte
didattiche piuttosto che altre.
Un procedimento organizzato in questa direzione
1)
evita o quantomeno
riduce fortemente i rischi di autoreferenzialità o di rapporti soltanto o
prevalentemente formali tra Università e mondo del lavoro che hanno
caratterizzato molte delle esperienze
sviluppatesi nei vari atenei al momento della definizione dei curricula per i
nuovi cdl.
2)
Pone le premesse per
quello che sarà il futuro sistema di
accreditamento dei cdl fondato sulla qualità
L'obiettivo che ci siamo proposti di raggiungere attraverso la realizzazione delle azioni e dei progetti di cui al punto seguente va però oltre: nostra intenzione è infatti quella di lavorare per dare agli adempimenti formali in materia di rapporti Università/mondo del Lavoro -cui siamo tenuti in quanto attori di CampusOne - una sostanza che li arricchisca dall'interno, attraverso l' elaborazione e la messa in pratica di una "cultura" che sviluppi la concezione del lavoro nella sua accezione più ampia e più profonda attivando il legame lavoro/creatività . Per arrivare a ciò, è necessario stabilire un confronto non solo formale, ma sostanzialmente propositivo con :
q
i docenti
q
gli studenti
q
gli ex studenti
laureati nei nostri corsi (alumni)
q
il mondo dell'imprenditoria
(grande,media e piccola), le Pubbliche Amministrazioni, gli stakeholder insomma
(e ricordiamoci di non trascurare tutto il settore delle ONLUS e delle
Associazioni di Volontariato)
q
le strutture
dell'Università
Si
tratta cioè di impostare e cercare di mettere in pratica una METODOLOGIA
INNOVATIVA nei rapporti con i referenti di cui sopra, nella direzione di una NUOVA CULTURA DEL LAVORO: infatti le
azioni che abbiamo progettato e impostato potranno essere consolidate e
riprodotte solo nella misura in cui saranno sostenute da solide basi metodologiche che, pur con modalità di attuazione diversificate a seconda delle
esigenze dei vari corsi di laurea , ne consentiranno la
"disseminazione" in tutto l'Ateneo
-
AZIONI AVVIATE E CDL COINVOLTI
CdL in Ingegneria Informatica: Progetto Consultazione Aziende/Alumni
CdL in Scienze dei Beni Archeologici: Progetto Consultazione Alumni
CdL in Consulente del Lavoro e CdL in Filosofia
(AR): Progetto
Network Alumni
.. CdL in Filosofia
(AR): Freelosophy (http://www.unisi.it/ricerca/philab/free.htm)
CdL in Tecniche di Laboratorio Biomedico: Progetto Ricerca Coordinata
CdL in Scienze dei Beni Archeologici :
Progetto
Ricerca Coordinata
CdL in Ingegneria Informatica: Seminari
cultura del lavoro
CdL in S.dei Beni Archeologici: Seminario
di Orientamento Professionale
CdL in Filosofia (Arezzo): Seminari
Professionalizzanti
CdL in Filosofia (Arezzo): Tirocini
CdL in Scienze della Comunicazione: Progetto
Alumni
CdL in Ingegneria Informatica (Facoltà di
Ingegneria)
Punto
di forza: si tratta di un progetto
messo a punto - su input CampusOne - dal Comitato di Indirizzo del CdL
che lo seguirà nelle varie fasi della sua attuazione e che studierà i risultati
del feedback relativo con il Comitato per la Didattica, allo scopo di valutare
eventualmente modifiche dell’offerta formativa del CdL.
Inoltre gli aspetti pratici del progetto sono curati
direttamente dal Liaison Office di Ateneo. Fondamentale, nella elaborazione e
nell’organizzazione è il ruolo del manager didattico.
Costituisce, pertanto un esempio, secondo noi, molto positivo della linea di lavoro
suggerita dal progetto di Consultazione poiché
a)
si tratta di una rete molto articolata e sistematica
di relazioni tra ateneo e soggetti
economici e istituzionali esterni
b)
diminuisce pertanto
fortemente il rischio di autoreferenzialità
nel processo di eventuali ridefinizioni dei percorsi formativi
c)
il ruolo svolto dal
Comitato di Indirizzo e dal management didattico è in perfetta coerenza con le
linee del Progetto CampusOne
d)
Coinvolge il Comitato per la Didattica nel confronto
con gli stakeholder esterni (attraverso la mediazione del Comitato di Indirizzo
: il Responsabile CampusOne fa infatti
parte di entrambi i Comitati)
e)
Comporta una stretta
collaborazione con un Ufficio di Ateneo (Liason Office) il cui compito
istituzionale è appunto lo stabilire rapporti tra Università e mondo del lavoro
1. CdL in
Scienze dei Beni Archeologici (Facoltà di Lettere e Filosofia)
2. CdL in Consulente del Lavoro (Facoltà di
Giurisprudenza)
3. CdL in
Filosofia (Facoltà di Lettere, Arezzo)
4. CdL in Scienze della Comunicazione (Facoltà di Lettere e Filosofia)
Si
tratta di quattro progetti (uno è infatti parte integrante del Progetto
Aziende/Alumni del Corso di Laurea in Ingegneria Informatica, vedi sopra) che
verranno sperimentati con modalità differenziate su CdL diversi, ma che si basano tutti sulla necessità di
instaurare un rapporto con il mondo degli ex studenti (alumni) per verificare
le loro esperienze individuali nel rapporto con il mondo del lavoro
successivamente al conseguimento del titolo universitario. In questa direzione
abbiamo raccolto i suggerimenti dell'
Ipotesi di Procedura per la Consultazione che individua - fatta salva la centralità delle parti
sociali esplicitamente prevista dal D.M. 509/9- l'opportunità di includere
nelle attività di consultazione anche soggetti non esplicitamente previsti dal
D.M. di cui sopra, fra cui appunto il mondo degli ex-studenti
Abbiamo
scelto di dedicare tanto spazio e tante energie a questo progetto perché
riteniamo - nell'ottica di cui sopra- che il
mondo degli alumni contribuisca ad arricchire i contenuti della
consultazione di preziose indicazioni soprattutto per quanto riguarda:
a)
i percorsi formativi
meno focalizzati su profili professionali indirizzati verso offerte del mercato
del lavoro ormai consolidate.
b)
i percorsi formativi
che riguardano Cdl tradizionalmente
indirizzati a sbocchi professionali abbastanza rigidi e per cui si sente
invece l'esigenza di aprire sbocchi professionali che valorizzino , oltre alle
conoscenze acquisite, anche la creatività dei singoli neo-laureati, e li
rendano adatti a percorsi lavorativi diversificati e flessibili, caratteristici di ambienti di lavoro in rapido
movimento ( vedi concetto di OCCUPABILITA' SOSTENIBILE: CRUI: Nuova
Università e mondo del lavoro, Roma 2003, pag. 17)
Per
questi due motivi, particolare interesse riveste il Progetto Network Alumni.
Esso
prevede infatti la creazione di una rete comunicativa - fra gli studenti di
oggi e gli alumni - che, oltre ad essere uno strumento di verifica più immediato di qualsiasi tipo di analisi o
previsione occupazionale post lauream (caratteristica comune anche agli altri
progetti di cui ai punti 1 , 4 e 15 ) consente un rapporto diretto fra studenti
(in particolare laureandi) ed alumni: i primi potranno infatti rivolgersi senza
il filtro di alcuna mediazione a coloro che - fra i secondi - avranno accettato
di partecipare al progetto, ed ottenerne informazioni, consigli pratici etc.
riguardo al loro ingresso nel mondo del lavoro , alle specifiche competenze
maggiormente richieste, alle aziende che si sono dimostrate più disponibili a valorizzare
la loro professionalità etc.
Per
quanto riguarda il progetto Alumni in
via di attuazione sul corso di laurea in Scienze della Comunicazione, si tratta
di quello maggiormente indirizzato a creare/rafforzare un'identità fra i laureati
del Cdl , e quindi più aderente al modello anglo-sassone.
Al
di là di ciò, per quanto riguarda la premessa delle nostre iniziative
nell'ambito dei rapporti Università/mondo del lavoro (vedi sopra) ritengo
che l'aspetto più innovativo sia
costituito dall'obiettivo di mantenere un rapporto attivo con i laureati che si
concretizzerà in particolare nell'organizzazione - a loro esclusivo beneficio -
di momenti di addestramento-riqualificazione che rientrano nella prospettiva di
FORMAZIONE CONTINUA.
Altrettanto interessante è il progetto di
inserirli in momenti di attività didattica (conduzione di workshop etc,
ovviamente sotto la guida e/o in collaborazione di un docente) Si tratta in
questi due casi di progetti che vanno al di là di CampusOne (anche se partono
su input CampusOne), e che- se verranno istituzionalizzati dal cdl come credo
sicuro- riguardano aspetti del rapporto Università/mondo del Lavoro (
Formazione continua- abbiamo visto- docenza esterna etc).
Per
quanto riguarda inoltre il Corso di Laurea in Filosofia (sede di Arezzo) si
segnala anche, nella prospettiva dell'Occupabilità sostenibile (vedi sopra)
la realizzazione del depliant FREELOSOPHY. Mi preme sottolineare a questo
proposito come l'elaborazione di questo
testo abbia rappresentato un momento di fattiva collaborazione fra i docenti
del corso di laurea maggiormente coinvolti nel Progetto CampusOne, , il Laboratorio
di Scrittura Informatica, gli studenti tutori; il tutto grazie anche all'entusiasmo
e alle capacità organizzative del
manager didattico di CdL. Perciò ritengo che il punto di forza di FREELOSOPHY
(oltre alle premesse su cui si basa
e al di là dei risultati pratici che raggiungerà) sia soprattutto la dimostrazione
di come si realizzino azioni tanto
più valide quanto più il lavoro è
condotto sinergicamente nell'ambito di un progetto ben definito.
Progetto
Ricerca Coordinata
Punto
di forza: Coordinamento non casuale, ma basato su precise esigenze
didattiche da un lato e richieste degli stakeholder dall'altro , del lavoro di ricerca - in particolare di
quello indirizzato alla elaborazione delle tesi di laurea- svolto dagli
studenti durante il percorso formativo.
Tale coordinamento risponde all'impegno che
le università saranno sempre più chiamate ad affrontare in direzione del
ricorso a strategie didattico- formative che accolgano consensi da parte degli
stakeholder. Inoltre questi, dovendo confrontarsi- nell'attuazione del
coordinamento di cui sopra- con i contenuti didattici dei cdl, ne acquisiranno
una conoscenza che fino ad ora è spesso stata abbastanza carente e che è invece
preziosa per l'instaurarsi di rapporti fra mondo accademico e mondo del lavoro
nella prospettiva anche di proposte occupazionali per i laureati.
Da non sottovalutare il fatto che la realizzazione
di questo progetto può essere di grande utilità per quelle aziende che - per le loro dimensioni medie o piccole - non hanno un fatturato
tale da permettere loro di gestire in proprio una autonoma attività di ricerca
.
Particolare importanza attribuisco alla scelta dei due corsi di laurea su cui applicare il Progetto: volutamente si è infatti insistito sulla necessità di coinvolgere un CdL dell'area scientifica ed uno di quella umanistica , offrendo cosi la possibilità di un collegamento diretto con il mondo imprenditoriale ad una laurea tradizionalmente ritenuta "debole" nel rapporto con esso, rispetto alle lauree del settore tecnico-scientifico. Sarà molto interessante constatare il feedback di tale rapporto, e confrontarlo con quello del cdl più "forte".
Punto
di forza: Forniscono agli studenti
utili strumenti atti ad accompagnarli nell'immediato periodo post-lauream.
(Orientamento in uscita)
Positiva
la decisione di affidare questi corsi - almeno in alcuni casi - a personale non
appartenente al mondo accademico, ma a quello dell'industria ,
dell'imprenditoria, delle pubbliche relazioni etc, in grado perciò di portare all'interno del cdl competenze ed esperienze non direttamente
collegate ai curricula dei cdl stessi, ma che si riferiscono più direttamente
al mondo del lavoro. CampusOne
(tutti
i Corsi CampusOne e CampusLike, in
particolare relativo al CdL in Filosofia, AR)
Tale attività rientra negli obiettivi istituzionali
di CampusOne.
In
particolare è compito del MD, in collaborazione ( non certo in sovrapposizione
! ) con il Job Placement Office di
Ateneo offrire agli studenti dei singoli corsi di laurea "una conoscenza
diretta e guidata del mondo del lavoro : diretta perché ogni studente è messo
nelle condizioni di poter costruire e gestire i propri contatti personali,
guidata perché il contatto con il mondo del lavoro è progettato in qualità di
parte integrante del percorso formativo e prevedibilmente gestito con attività
di management didattico" (D. CECERE, Attività di Management didattico:
Stage e Job Placement", in:C. R. ALFONSI, Il Management didattico,
Manuale per imparare, CRUI, Roma 2003).
In
questa prospettiva ritengo densa di positive ricadute la decisione del cdl di Filosofia di Arezzo che - in seguito a
ricerche sul mercato del lavoro che hanno
evidenzato la tendenza di
questo ad aprirsi a figure
professionali non iperspecializzate (vedi anche sopra: Freelosophy ) -
ha attivato stages e tirocini innovativi, non necessariamente legati agli
ambiti professionali ( in primis insegnamento) tradizionalmente legati
alla laurea in filosofia . Un altro
caso di laurea "debole" che offre esperienze didattico-formative
coerenti con la nozione di "occupabilità sostenibile" (vedi sopra)
Daniela Curti, MD di Ateneo