Nicola Oresme
Fra l’università e la corte.
Nicola Oresme (m. 1382), discepolo di Giovanni
Buridano e magister della facoltà di
Arti a Parigi verso la metà del XIV secolo,
fu il primo scolastico che scrisse opere filosofiche
in francese. Celebrato come filosofo "des
meilleurs qui fust depuis d’Aristote",
Oresme scrisse di astronomia, di matematica,
della scienza del moto, di economia. La sua
produzione rappresenta bene il momento di prosperità
degli studi, soprattutto scientifici, che caratterizza
il regno di Carlo V (1364-80): per quanto di
breve durata, questa fioritura ebbe un’importante
seguito nella diaspora dei maestri formatisi
a Parigi, che si recarono a insegnare nelle
università di più recente formazione
(Alberto di Sassonia a Vienna, Marsilio da Inghen
a Heidelberg) dopo l’inizio dello scisma
nel 1382. Consigliere politico di Carlo V, Oresme
si attribuì nei suoi confronti il compito
che era stato quello di Aristotele verso Alessandro
Magno: orientare secondo sapienza (sagesse)
la potenza regale. Un testo
pseudoaristotelico molto diffuso nell’università
(fu commentato da Ruggero Bacone) ma anche nelle
corti, il Secretum secretorum, aveva riproposto
il rapporto fra filosofo e sovrano come elemento
cardine della politica,
proprio presentandosi come raccolta di consigli
di Aristotele ad Alessandro.
La produzione filosofica.
Le opere di Oresme mostrano come la scrittura
filosofica venisse trasaformandosi: oltre all’uso
della lingua volgare, la sua produzione si caratterizza
per la presenza di trattati su argomenti specialistici,
piuttosto che per la produzione sistematica
di commenti o summe. Nel suo Contra judiciarios
astronomos polemizza
aspramente contro il determinismo
astrale, come il suo contemporaneo Thomas
Bradwardine: ma a differenza delle argomentazioni
teologiche di quest’ultimo, è alla
difesa della libertà del sovrano e degli
uomini in genere, garantita dall’indeterminatezza
matematica dei rapporti fra i movimenti degli
astri, che Oresme fa appello. Nel Livre du ciel
– scritto in francese e dedicato al re
- egli utilizza argomenti ipotetici e probabilistici
per prospettare possibili rapporti fra terra
e cielo alternativi rispetto a quelli del cosmo
aristotelico. "Molte belle prove per dimostrare
che la terra è mossa di moto diurno e
il cielo no. Come tali considerazioni giovano
alla difesa della nostra fede", sono gli
enunciati di due dimostrazioni che sembrano
anticipare la cosmologia copernicana, anche
se la loro portata resta limitata ad un ambito
di esperienze mentali. L’importanza della
matematica appare chiara in altri due trattati
di Oresme: nel De configurationibus qualitatum
propone dimostrazioni degli stessi teoremi analizzati
dai mertoniani:
non utilizza tuttavia gli strumenti del calcolo
ma raffigura la variazione di velocità
del moto o dell’intensità di una
qualità come il calore mediante una serie
di linee verticali che indicano i diversi valori
di velocità o di intensità, collocate
su una linea orizzontale a distanze che corrispondono
a intervalli temporali determinati. Così
un rettangolo rappresenta il moto uniforme,
un triangolo rettangolo invece può rappresentare
il moto uniformiter difformis (uniformemente
accelerato). Nel De proportionibus proportionum
analizza invece i rapporti numerici irrazionali.
Scrisse inoltre un trattato di economia,
il De mutationibus monetarum, elaborato fra
il 1356 e il 1358 e contemporaneamente tradotto
in francese (Traité des monnaies). (MP)
Bibliografia
Testi
Le livre de Ethiques d’Aristote, A.D.
Menut ed., G.E. Stechers &Co. Publishers,
New York 1940
Le Livre de Yconomique d’Aristotel A.D.
Menut ed., The American Philosophical Society,
Philadelphia 1957
Le livre du ciel et du monde, A.D. Menut, A.
Denomy edd., The University of Wisconsin Press,
Madison, Milwaukee and London 1968
Le livre de politiques d’Aristotel, A.D.
Menut ed., The American Philosophical Society,
Philadelphia 1970
S. Caroti, Nicole Oresme, Questio contra divinatores
horoscopios, Archives d’Histoire Doctrinale
et Littéraire du Moyen Age, 43 (1976),
pp. 201-310
Quaestiones super De generatione et corruptione,
herausgegeben von Stefano Caroti, Verlag der
Bayerischen Akademie der Wissenschaften, München
1996
Studi
Nicolas Oresme : tradition et innovation chez
un intellectuel du 14. siècle : études
/ recueillies et éditées par P.
Souffrin et A. Ph. Segonds, Les belles lettres,
Paris 1988
La nouvelle physique du 14. siècle, edd.
S. Caroti, P. Souffrin. Olschki, Firenze 1997
J. Quillet, Autour de Nicole Oresme. Actes du
Colloque Oresme organisé à l’Université
de Paris XII, Vrin, Paris 1990
S. Caroti, La critica contro l’astrologia
di Nicole Oresme e la sua influenza nel Medioevo
e nel Rinascimento, Atti dell’Accademia
Nazionale dei Lincei, serie VIII vol. XXIII
(1979)
Risorse on-line
http://www-gap.dcs.st-and.ac.uk/~history/Mathematicians/Oresme.html
http://www.fh-augsburg.de/~harsch/Chronologia/Lspost14/Oresme/ore_intr.html
http://directory.google.com/Top/Society/Philosophy/Philosophers/O/Oresme,_Nicholas/
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