Neo-tomismo
L’identificazione della filosofia medievale con il sistema
aristotelico-cristiano elaborato da Tommaso
d’Aquino nella seconda metà del XIII sec. produsse
un approccio interpretativo (definito neo-tomismo o neo-scolastica)
e uno schema storiografico secondo cui i secoli e i pensatori precedenti
avevano costituito una lenta ‘preparazione’ alla sintesi
tomista, nella quale si collocava il ‘vertice’ filosofico
del medioevo, seguito da un periodo di ‘decadenza’.
Secondo questo schema sono organizzate le prime storie della filosofia
medievale prodotte nel Novecento; particolarmente significativa
quella di Maurice De Wulf, base e modello della manualistica fino
agli anni ’50. Le imprese editoriali più importanti
legate al neo-tomismo sono: l’edizione critica delle opere
di Tommaso d’Aquino (edizione Leonina); le collezioni di testi
e studi Philosophes Médiévaux, Bibliothèque
Thomiste, ecc.; le riviste Bulletin Thomiste ecc.. Fra gli studiosi
appartenenti a questa corrente interpretativa occorre almeno ricordare
Pierre Mandonnet e Martin Grabmann. |