Linguaggio e logica
La tendenza di una parte della storiografia, soprattutto di lingua
inglese, a rifiutare l’impostazione storico-critica si è
concretizzata in una una lettura della filosofia medievale ispirata
alla filosofia analitica, che privilegia l’attenzione agli
sviluppi della logica e della semantica e alla loro applicazione
ai grandi ambiti problematici come la metafisica,
la fisica,
l’etica
ecc. Questa linea interpretativa ha prodotto ricerca innovativa
soprattutto nell’ambito della logica
(valorizzata per gli aspetti che sembrano anticipare gli sviluppi
della logica formale contemporanea) e della semantica, della filosofia
naturale e, più di recente, in alcuni studi ispirati alla
filosofia della mente. A livello manualistico questo filone interpretativo
ha favorito una rinnovata esposizione sistematica (con un’attenzione
molto forte alla logica e un’articolazione dettagliata delle
singole aree) evidente nell’innovativa, anche se discussa,
proposta manualistica della Cambridge History of Late Medieval Philosophy.
Significativi di questa tendenza sono anche gli studi di Ian Pinborg
e di Lambert-Marie De Rijk. |