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Le scuole monastiche

La sopravvivenza delle arti liberali nell'Alto Medioevo si dovette al fatto che esse venivano utilizzate nella formazione dei monaci come introduzione alla comprensione della Sacra Scrittura. Esse vennero dunque a costituire il nucleo dell'insegnamento nelle scuole di cui i monasteri si dotarono accogliendo il modello proposto da Cassiodoro; fino al XII secolo furono questi l’unica istituzione in cui veniva impartito un insegnamento regolare e completo. Negli scriptoria dei monasteri gli scritti degli autori antichi e quelli dei Padri della Chiesa, che servivano per lo studio e per la meditazione, venivano inoltre copiati: questa produzione di libri manoscritti era una vera e propria attività lavorativa che, secondo la regola benedettina, era essenziale come la preghiera per la vita dei monaci. La diffusione del monachesimo nell'Europa del nord e nelle isole britanniche e l’attività di monaci come Colombano (538ca.-615) e il suo discepolo Gallo, fondatori dei monasteri di Bobbio e San Gallo, dettero ampio sviluppo a questo modello. In Inghilterra Beda il Venerabile (673-735) elaborò nelle sue opere i materiali della tradizione colta a partire da problemi fondamentali nella vita ecclesiastica e politica dell’epoca: oltre alla Historia ecclesiastica gentium Anglorum sono importanti i suoi scritti sul calendario ecclesiastico (computo), in cui le conoscenze aritmetiche e astronomiche erano utilizzate per stabilire le date fondamentali dell'anno liturgico. I monasteri insulari, quelli irlandesi in particolare, svolsero una importante funzione di conservazione e trasmissione nell'epoca più difficile del Medioevo, dalla caduta del regno visigotico agli inizi della rinascita carolingia (VIII-IX sec.), quando su impulso di Carlo Magno venne fondata la scuola palatina, organizzata dall’inglese Alcuino. Sulla base di questo modello si sviluppò in pochi decenni una rete di scuole (Laon, Fulda, Tours, Reichenau, Ferrières) orientate alla formazione di funzionari imperiali ed ecclesiastici, in cui il tempo dedicato all’insegnamento era più ampio che nelle scuole monastiche tradizionali. Inoltre in alcune di queste scuole, a partire dalla presenza di maestri particolarmente prestigiosi, cominciò a manifestarsi una tendenza alla specializzazione dell’insegnamento.

Scuole monastiche
Università di Siena - Facoltà di lettere e filosofia
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