Linea dorata

Berengario di Tours

Vissuto tra il 1005 circa e il 1088, francese, studiò arti liberali a Chartres sotto la guida di Fulberto di Chartres e fu dal 1040 arcidiacono di Angers. Studioso di teologia, commentò le Scritture con l’ausilio dello strumento della dialettica. Morì presso Tours, dove aveva svolto la sua attività di maestro. Berengario è noto per la polemica con Lanfranco da Pavia sull’eucarestia, in particolare sulla modalità con cui Cristo sarebbe presente nel pane consacrato dal sacerdote. Berengario sostenne, appoggiandosi all’autorità di Agostino, che tale presenza doveva essere riconosciuta come simbolica, o spirituale, opponendosi così a quanti proponevano la dottrina della transustanziazione secondo la quale l’atto della consacrazione del pane e vino ne trasformerebbe fisicamente la natura, in modo tale che Cristo sia in essi presente sensibilmente. Questo approccio pareva a Berengario insostenibile, per cui impiegò la sua abilità dialettica per dimostrare le difficoltà cui la posizione avversaria andava incontro: risulta difficile comprendere come, restando invariati gli accidenti visibili, possa esser venuta meno la sostanza del pane e vino consacrati, dal momento che gli accidenti non possono sussistere senza il soggetto cui ineriscono. Un altro argomento logico utilizzato da Berengario contro la dottrina della transustanzazione si fonda sulla particolare natura dell’enunciato “Hoc est corpus meum” pronunciato dal sacerdote quando consacra il pane: al momento in cui l’officiante termina la frase il soggetto (il corpo) non è più quello che designava mentre la stava pronunciando; pertanto non è possibile che in un enunciato cambi il soggetto nel corso dell’enunciazione senza che venga meno l’enunciato stesso. Nel Rescriptum contra Lafrannun, celebre come De sacra coena adversus Lanfrancum, egli cercò di spiegare la sua tesi facendo ricorso anche all’autorità neotestamentaria. Nella disputa Berengario ebbe la peggio, e fu condannato prima nel 1050, poi a nel 1059 a Roma nel corso di un concilio; bisogna tuttavia riconoscere che con lui ebbe inizio un processo, portato a compimento nei secoli successivi, che vedeva nella logica uno strumento sempre più presente nelle dispute teologiche. (PB)

Bibliografia:

Edizioni
Berengario di Tours, Rescriptum contra Lanfrannun, a cura di R.B.C. Huygens, Tourhout 1988

Studi e monografie
Ovidio Capitani, Studi su Berengario di Tours, Lecce 1966
Lanfranco di Pavia e l’Europa del XI secolo, Atti del convegno Internazionale (Pavia 1989), a cura di G. d’Onofrio, Roma 1993.

Università di Siena - Facoltà di lettere e filosofia
Manuale di Filosofia Medievale on-line

| Index | |La Filosofia nel Medioevo | | Caratteri fondamentali | | Interpretazioni |
| Medioevo e Filosofia Moderna| | Studio del Medioevo|