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UNITÀ DI RICERCA IN ECOFISIOLOGIA DEI METALLI
 

Staff

Prof. C. Leonzio (prof. Associato)
Prof. M. Cristina Fossi (Prof. Associato)
Dr. S. Casini, (Assegnista)
Dr. L. Marsili (Assegnista)
Dr. S. Ancora (Assegnista)
Dr. M. Bianconi (Dottorando)
Dr. D. Bucalossi (Dottorando)
Dr. N. Bianchi (Dottorando)
Dr. Leonardo Favilli (Tecnico TD)
Dr. Marco Radi (external collaborator)
Dr. Luca Nelli (external collaborator)
Dr. Enrico Gelosi (external collaborator)


Linee di ricerca

Ø Metodologie di valutazione degli impatti ecotossicologici sulle praterie di Posidonia oceanica
In collaborazione con l’Istituto di Ecologia del Benthos di Ischia è stato intrapreso uno studio che mira alla definizione degli impatti antropici sulla Posidonia oceanica come specie bioindicatrice sulla quale applicare una serie di indicatori sensibili. Oltre agli aspetti tipicamente fenologici vengono valutati alcuni parametri biochimici quali biomarker di esposizione e di effetto (Monossigenasi a funzione mista, riduttasi, stato antiossidante totale). Particolarmente promettente appare l’applicazione delle tecniche lepidocronologiche allo studio “storico” della contaminazione da metalli pesanti ed elementi in tracce.

Ø Analisi comparata delle strategie di detossificazione da metilmercurio nei predatori terminali dell’ecosistema marino
La ricerca tende a definire le strategie di detossificazione di vertebrati marini ittiofagi particolarmente esposti ad elevate assunzioni di metelmercurio. Tali assunzioni per gran parte naturali sono “trattate” con sistemi fisiologici molto diversi a secondo che si tratti di pesci, uccelli o mammiferi. Alcuni aspetti sono stati definiti attraverso indagini di microscopia elettronica e di studi in vitro sui componenti del sangue.

Ø Valutazione di impatti ecotossicologici su specie animali a rischio di estinzione mediante l’utilizzo di indicatori sensibili.
Studi basati sulla determinazione di contaminanti e l’applicazione di test biochimici su materiali biologici di specie fortemente minacciate. L’obiettivo della ricerca è quello di ottenere informazioni sullo stato ecotossicologico delle specie senza arrecare disturbo alle popolazioni. Questo tipo di approccio metodologico è stato applicato a pinnipedi e cetacei e, recentemente è stato intrapreso uno studio su falconidi.

Ø Monitoraggio di lungo periodo sulle caratteristiche chimiche delle deposizioni secche e umide e sui loro effetti sugli ecosistemi forestali della Toscana.
Nell’ambito di un programma dell’UE da circa sei anni vengono valutate in 4 stazioni forestali della Toscana i principali parametri chimici nelle deposizioni (N, microelementi, concentrazione idrogenionica), ed il loro impatto a livello di leaching foliare. Vengono inoltre misurati i microelementi ed i metalli pesanti a livello di accumulo foliare. Particolarmente interessanti risultano i dati relativi all’apporto globale di macro e micronutrienti derivanti da deposiziojni secche e umide nei vari sistemi forestali.

Ø Progetto di reintroduzione della trota macrostigma (Salmo trutta macrostigma) in Toscana
La trota macrostigma è un salmonide a richio di estinzione (specie prioritaria) a distribuzione mediterranea che in Italia risulta confinato solamente in alcune popolazioni relitte del centro-sud e delle isole maggiori. Nel corso di studi in atto da 5 anni sono state messe a punto tecniche di incubazione artificiale delle uova, di allevamento degli avannotti e della reintroduzoine di questi in ecosistemi sperimentali al fine di ampliare l’areale di distribuzione e salvaguardare la specie dalla estinzione.


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