Linee di ricerca
                                                                      
                  Ø Metodologie
                      di valutazione degli impatti ecotossicologici sulle praterie
                      di Posidonia oceanica
                  In collaborazione con l’Istituto di Ecologia del Benthos
                  di Ischia è stato intrapreso uno studio che mira alla
                  definizione degli impatti antropici sulla Posidonia oceanica
                  come specie bioindicatrice sulla quale applicare una serie
                  di indicatori sensibili. Oltre agli aspetti tipicamente fenologici
                  vengono valutati alcuni parametri biochimici quali biomarker
                  di esposizione e di effetto (Monossigenasi a funzione mista,
                  riduttasi, stato antiossidante totale). Particolarmente promettente
                  appare l’applicazione delle tecniche lepidocronologiche
                  allo studio “storico” della contaminazione da metalli
                  pesanti ed elementi in tracce. 
                Ø Analisi
                      comparata delle strategie di detossificazione da metilmercurio
                      nei predatori terminali dell’ecosistema
                  marino
                  La ricerca tende a definire le strategie di detossificazione
                  di vertebrati marini ittiofagi particolarmente esposti ad elevate
                  assunzioni di metelmercurio. Tali assunzioni per gran parte
                  naturali sono “trattate” con sistemi fisiologici
                  molto diversi a secondo che si tratti di pesci, uccelli o mammiferi.
                  Alcuni aspetti sono stati definiti attraverso indagini di microscopia
                  elettronica e di studi in vitro sui componenti del sangue.
                Ø Valutazione
                      di impatti ecotossicologici su specie animali a rischio
                      di estinzione mediante l’utilizzo di
                  indicatori sensibili. 
                  Studi basati sulla determinazione di contaminanti e l’applicazione
                  di test biochimici su materiali biologici di specie fortemente
                  minacciate. L’obiettivo della ricerca è quello
                  di ottenere informazioni sullo stato ecotossicologico delle
                  specie senza arrecare disturbo alle popolazioni. Questo tipo
                  di approccio metodologico è stato applicato a pinnipedi
                  e cetacei e, recentemente è stato intrapreso uno studio
                  su falconidi. 
                Ø Monitoraggio
                    di lungo periodo sulle caratteristiche chimiche delle deposizioni
                    secche e umide e sui loro effetti
                  sugli ecosistemi forestali della Toscana.
                  Nell’ambito di un programma dell’UE da circa sei
                  anni vengono valutate in 4 stazioni forestali della Toscana
                  i principali parametri chimici nelle deposizioni (N, microelementi,
                  concentrazione idrogenionica), ed il loro impatto a livello
                  di leaching foliare. Vengono inoltre misurati i microelementi
                  ed i metalli pesanti a livello di accumulo foliare. Particolarmente
                  interessanti risultano i dati relativi all’apporto globale
                  di macro e micronutrienti derivanti da deposiziojni secche
                  e umide nei vari sistemi forestali.
                Ø Progetto
                    di reintroduzione della trota macrostigma (Salmo trutta macrostigma)
                    in Toscana
                  La trota macrostigma è un salmonide a richio di estinzione
                  (specie prioritaria) a distribuzione mediterranea che in Italia
                  risulta confinato solamente in alcune popolazioni relitte del
                  centro-sud e delle isole maggiori. Nel corso di studi in atto
                  da 5 anni sono state messe a punto tecniche di incubazione
                  artificiale delle uova, di allevamento degli avannotti e della
                  reintroduzoine di questi in ecosistemi sperimentali al fine
                  di ampliare l’areale di distribuzione e salvaguardare
                  la specie dalla estinzione.