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            | UNITÀ 
              DI RICERCA IN ECOLOGIA ED ECOFISIOLOGIA APPLICATE AI CAMBIAMENTI 
              GLOBALI |   
            |  | StaffProf. Silvano Focardi (Pof. Ordinario)
 Dr. 
                Simonetta Corsolini (Ricercatore)Dr. Ilaria Corsi (Assegnista)
 Dr. Silvia Olmastroni (Assegnista)
 Dr. Enrica Franchi (Contrattista)
 Dr. Michela Mariottini (Tecnico)
 Dr. Francesco Pezzo (Contrattista)
 Dr. Cristiana Sensini (Contrattista)
 Dr. Nicoletta Ademollo (Dottorando)
 Dr. Stefano Bonacci (Dottorando)
 Dr. Cristiana Balocchi (Dottorando)
 Dr. Cristiana Guerranti (Dottorando)
 Dr. Soania Fossi (Dottorando)
 Dr. Lucia Lancini (Contrattista)
 Dr. Valerio Volpi (Dottorando)
 Dr. Guido Perra (Dottorando)
 Dr. Carla Pozo Gallardo (Dottorando)
 Dr. Francesca Borghini(dottorando)
 Sig.ra Luana Bonelli (Contrattista)
 Sig.ra Marinella Graziosi (Contrattista)
 Dr. Lene Giskemo (Contrattista)
 Dr. Tancredi Caruso (Dottorando)
 Annalisa Iacocca (Contrattista)
 Nicoletta Borghesi (Dottorando)
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            | Progetti 
              di Ricerca |   
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            |  | Xenobiotici 
                in ecosistemi polari e temperati
 Il gruppo di ricerca, operando da anni in progetti nazionali e 
                internazionali, si occupa di:
 accumulo di composti chimici di sintesi ad attività diossino-simile
                (PCB, PCDD, PCDF, PCN), e di altri contaminanti persistenti (IPA,
                metalli in tracce), in organismi di ecosistemi polari e temperati;
 biomagnificazione di xenobiotici nelle reti trofiche; trasporto 
                e presenza di xenobiotici in aree remote; valutazione del rischio 
                per gli organismi e legato alla dieta nell'uomo.
 Metodi: gascromatografia (HRGC-ECD, GCQ-IT-MS); HPLC; Toxic Equivalency 
                Factors (TEF) e Tolerable Daily Intake (TDI).
 I risultati sono inquadrati a livello di ecosistema e, su larga
                scala, nell'ampia problematica dei cambiamenti globali. L'attività 
                di ricerca in Antartide è svolta nell'ambito del Programma
                Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA).
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            |   | Marker 
                biologici: dalla molecola alla cellula fino all'intero organismo
 I marker biologici o biomarkers sono in grado di fornire informazioni
                sia sull'ampiezza della risposta dell'organismo in funzione dell'entità dell'insulto
                chimico, sia sulla connessione tra effetti biologici e livelli
                di contaminazione ambientale. I principali temi di ricerca
                svolti nell'ambito di programmi nazionali ed internazionali includono
                lo sviluppo e l'applicazione in organismi terrestri
 ed acquatici di una serie di biomarkers a differenti livelli dell'organizzazione 
                biologica.
 Marker molecolari includono le colinesterasi (ChE), markers cellulari 
                le HSP, l'MXR, l'MFO e l'apoptosis e infine quelli tessutali l'istologia 
                gonadica e gametica.
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            |   | Ecologia 
                animale ed antropizzazione
 Alcuni aspetti dell'ecologia degli uccelli marini possono risentire 
                di modificazioni che si verificano
 nell'ecosistema per cause naturali e antropiche; le variazioni
                interannuali possono essere quindi considerate un utile indice
                per la valutazione di tali cambiamenti. Nell'ambito del Programma
                Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), e in collaborazione
                con l'Australian Antarctic Division, è in svolgimento
                dal 1994 presso la base italiana in Antartide un programma di
                monitoraggio
                a lungo termine sulla riproduzione, alimentazione e dinamica
                di popolazione del Pinguino di Adelia (Pygoscelis adeliae) e
                dello
                Stercorario di Mc Cormick (Catharacta maccormicki). In particolare
                vengono utilizzati sistemi di rilevamento automatici e metodi
                di telemetria satellitare. Il progetto viene condotto nell'ambito
                della Commissione per la Conservazione delle Risorse Marine Viventi
                in Antartide (CCAMLR).
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            |  | Biodepurazione 
                dei sistemi acquatici
 La biodepurazione delle acque avviene grazie all'utilizzo di
                organismi biofiltratori, macroalghivori e piante fitodepuranti
                in grado
                di abbattere il carico dei nutrienti presenti in acque eutrofiche
                quali quelle lagunari o di sistemi artificiali di acquacoltura.
                Vengono studiate le capacità di alcune specie di molluschi 
                bivalvi di diminuire il carico di nutrienti nella colonna di acqua, 
                attraverso l'azione filtrante durante l'alimentazione. Inoltre 
                vengono valutate le capacita fitodepurative di fitoplancton e 
                macroalghe acquatiche che utilizzano i nutrienti presenti nelle 
                acque per il loro sviluppo. Infine viene valutata la possibilità di
                riutilizzo delle macroalghe prodotte, ad esempio come alimento
                per molluschi macroalghivori.
 Nelle acque vengono misurate le evoluzioni legate ai seguenti
                parametri: temperatura, salinità, ossigeno disciolto,
                pH, clorofilla, azoto, fosforo
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