Corso di Laurea di Primo Livello in Scienze Ambientali
"Ecologia e Gestione della Fascia Costiera (EcoGeFCo)"


Sinergie:

In passato, molti dei problemi ambientali nella piattaforma continentale del Tirreno, della fascia costiera o della fascia planiziale, sono stati affrontati da ricercatori delle Università toscane, del CNR, dell'ENEA, RIMIN, dall'ARPAT ed altre strutture pubbliche e private.
Molti studi non sono mai stati pubblicati, ed i dati acquisiti sono stati in gran parte dispersi.

La creazione di un polo universitario a Follonica potrebbe costituire l'occasione per il recupero e la verifica dei dati acquisiti in passato, per creare dei database, per integrare competenze e conoscenze e strutture di ricerca e di controllo già presenti nel territorio (ARPAT per le acque interne e costiere, Corpo Forestale dello Stato e strutture del Parco dell'Arcipelago Toscano).

La realtà economico-industriale del comprensorio Follonica, Piombino, Isola d'Elba è particolarmente favorevole allo sviluppo di progetti comuni di ricerca e di sinergie per la formazione di figure professionali con competenze di tipo "trasversale" o multidisciplinare.

Da alcuni anni gli studenti dell'Università di Siena svolgono tirocini e stages presso l'ARPAT di Piombino, ma con la nascita di un polo universitario a Follonica queste attività potrebbero coinvolgere anche l'Ente Parco, l'ENEL, ed altre strutture pubbliche e private per il controllo e la valorizzazione delle risorse naturali, dei prodotti agricoli (olio, vino Monteregio, etc).

Lo sviluppo di nuove forme di turismo per la costa e l'Isola d'Elba non può prescindere dal recupero delle coste e delle aree minerarie, la valorizzazione di aree di particolare pregio naturalistico, come ad esempio il Padule di Scarlino o il Lago dell'Accesa, e del patrimonio storico-culturale legato allo sfruttamento dei giacimenti minerari ed alla produzione della ghisa e dell'acciaio. Non a caso, la sede del corso di studi sorgerà negli ex stabilimenti ILVA, società alla quale è strettamente legata anche la storia socio-economica di Piombino e Portoferraio.

Molti docenti del Dipartimento di Scienze Ambientali dell'Università di Siena da anni svolgono ricerche sull'Arcipelago Toscano (Progetti FAO/UNEP, Progetto Mare Regione Toscana), fanno parte del Consorzio Nazionale Scienze del Mare (Conisma) e collaborano con l'ICRAM, il Ministero dell'Ambiente ed i principali centri di ricerca nazionali per lo studio e la gestione degli ecosistemi marini e delle attività di ittiocoltura. Altri ricercatori sono impegnati nello sviluppo di piani di bacino, la ricerca e lo sfruttamento delle risorse idriche, l'inquinamento ambientale nelle Colline Metallifere e nelle aree con centrali geotermiche.
Hanno contribuito all'organizzazione di diversi corsi di istruzione e Formazione Integrata SUperiore (IFTS): a Massa Marittima per la bonifica ed il recupero dei siti minerari abbandonati, a Grosseto per la pesca ed acquacoltura e per il turismo ecocompatibile. Ma è soprattutto dopo la recente organizzazione di un Master in Gestione della Fascia Costiera presso il Polo Universitario Grossetano che si è sviluppata la consapevolezza che, per i nuovi modelli di sviluppo che si stanno prefigurando per le coste e l'Arcipelago Toscano, sia opportuno formare con specifici corsi di laurea nuove figure professionali con competenze trasversali, che difficilmente potrebbero essere acquisite nei tradizionali corsi di laurea delle Facoltà di Scienze o di Ingegneria.