Corso di Laurea di Primo Livello in Scienze Ambientali
"Ecologia e Gestione della Fascia Costiera (EcoGeFCo)"


Programmi di studio:

Il curriculum (180 crediti), articolato nel triennio, prevede una serie di conoscenze di base (matematica, informatica, fisica) seguite da insegnamenti formativi delle aree chimiche, biologiche, geologiche, ecologiche, con insegnamenti integrativi e numerose attività di laboratorio e di campo.

Grazie a docenti di vari settori scientifico-disciplinari (geologia, idrogeologia, sedimentologia, geochimica, pedologia, ecologia, biologia marina, idrobiologia, economia, diritto), provenienti dall'Università di Siena, dal Polo Universitario Grossetano (economia, diritto, turismo) e grazie ai contributi di eventuali specialisti provenienti anche da altre Università, il corso di laurea si propone di formare dei laureati con competenze nello studio e la gestione degli ecosistemi marini e della fascia costiera.

Considerate le peculiari caratteristiche del territorio ed i modelli di sviluppo che vi si intende promuovere, gli studenti dovranno acquisire competenze anche nel recupero e la gestione di altre risorse e/o ambienti presenti nell'area.

Tra questi, particolare rilievo assumono le zone umide (Laguna di Orbetello e Burano, Padule di Scarlino, Diaccia Botrona, Foce del Cornia, Portoferraio), la bonifica delle discariche minerarie, delle cave, il recupero dei suoli, delle falde idriche, delle risorse termani, e di ecosistemi acquatici particolarmente inquinati come il Lago dell'Accesa, il Carsia ed il tratto iniziale del Fiume Bruna.
Tutto il comprensorio soffre della penuria di risorse idriche: l'idrogeologia sarà infatti una delle discipline di base.
Altre discipline irrinunciabili saranno l'ecologia, la biologia marina, la geochimica, la botanica, la zoologia, l'informatica (soprattutto le tecniche per la gestione dei dati ambientali, GIS; etc.)

Nel triennio lo studente acquisirà conoscenze sulle caratteristiche geochimiche, idrogeologiche ed ambientali della Toscana meridionale e della piattaforma continentale tirrenica, le metodologie per rilevare gli impatti determinati dalle attività antropiche e dalle sorgenti naturali di rilascio degli elementi in tracce, le strategie per il recupero delle aree più compromesse ed i possibili approcci per sviluppare modelli di gestione capaci di coniugare esigenze residenziali, attività energetiche ed industriali con la salvaguardia dell'ambiente marino, delle zone umide, delle risorse idriche, dei suoli e della qualità dell'aria.

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