Linea dorata

Giovanni della Rochelle

Successore di Alessandro di Hales alla cattedra francescana di teologia, morì tuttavia qualche mese prima dello stesso Alessandro, nel 1245. Scrisse molte Summe a carattere teologico (Summa de virtutibus, Summa de vitiis, Summa de articulis fidei) e una Summa de anima, in cui sostiene che l'anima razionale è una sostanza semplice, capace di vivificare il corpo. Si ricollega allo pseudo-agostiniano De spiritu et anima (un'opera composita di vasta diffusione presso i francescani) nel delineare una successione di funzioni dell'anima. Ispirandosi anche all'insegnamento di Avicenna, egli cerca di mettere in relazione la dottrina dell'intelletto agente con la dottrina agostiniana dell'illuminazione divina sulla base di un aristotelismo alquanto eclettico. L'intelletto agente per Giovanni è come la luce intellegibile di Dio stesso, sempre in atto nell'anima umana. In tal modo ogni uomo possiede un intelletto agente, che è come l'impronta di Dio nel singolo uomo. Anche gli angeli e Dio sono concepiti come intelletti agenti, superiori agli intelletti agenti dell'anima di ciascun uomo, ma in stretta relazione con essi in quanto capaci di illuminarli alla conoscenza delle cose superiori e divine. (CP)

Bibliografia

Testi
Jean de la Rochelle, Summa de anima, ed. J.G. Bougerol, Vrin, Paris 1995
Jean de la Rochelle, Tractatus de divisione multiplici potentiarum animae, ed. P. Michaud-Quantin, Vrin, Paris 1964

Studi
P. Michaud-Quantin, Les puissances de l'ame chez Jean de la Rochelle, Antonianum 24 (1949), pp. 489-505
I. brady, Jean de la Rochelle, s.v. in Dictionnaire de Spiritualité vol. VIII (1974), pp. 99-602

Risorse on-line
http://www.bautz.de/bbkl/j/Johannes_v_roc.shtml

 

Università di Siena - Facoltà di lettere e filosofia
Manuale di Filosofia Medievale on-line

| Index | |La Filosofia nel Medioevo | | Caratteri fondamentali | | Interpretazioni |
| Medioevo e Filosofia Moderna| | Studio del Medioevo|