2009 – Anno europeo della creatività e dell’innovazione?

 

 

 

Il 2009 potrebbe essere l’”Anno Europeo della creatività e dell’innovazione”. Sulla base della convinzione che l’Europa debba stimolare la sua capacità di creare e innovare, per ragioni sociali e economiche, Commissione ha adottato una proposta in questo senso. La decisione, che spetta al Consiglio e al Parlamento europeo, sarà presa nei prossimi mesi.
Il mondo moderno mette l’accento su un utilizzo più efficiente della conoscenza e su uno sviluppo rapido dell’innovazione. Richiede quindi una moltiplicazione delle forze creative in tutta la popolazione. In una società della conoscenza caratterizzata dalla diversità culturale, le persone hanno in particolare bisogno di qualifiche e di competenze che le mettano in grado di aprirsi a nuove idee e abbracciare il cambiamento come un’occasione da cogliere. L’insegnamento e la formazione sono, a tale riguardo, fattori determinanti.
Secondo il commissario europeo all’istruzione e alla cultura Ján Figel, l’Anno europeo della creatività e dell’innovazione sarebbe “un mezzo d’azione efficace, poiché permetterebbe di sensibilizzare l’opinione pubblica, di divulgare informazioni sulle buone pratiche, di stimolare l’insegnamento, la ricerca, la creatività e l’innovazione, nonché di promuovere il dibattito ed il cambiamento. Associando misure a livello comunitario, nazionale, regionale e locale, l’Anno europeo può generare sinergie e contribuire ad orientare il dibattito su questioni precise.”
La Commissione non propone di assegnare all’Anno europeo della creatività e dell’innovazione un bilancio specifico, in quanto ritiene che esso possa essere organizzato utilizzando i programmi comunitari esistenti e le risorse amministrative già previste. Per coinvolgere tutti i soggetti che potrebbero essere interessati, la Commissione invita gli Stati membri a designare coordinatori nazionali che potranno collaborare attraverso un comitato direttivo ristretto istituito a livello dell’UE.
Le attività dovrebbero essere anzitutto dirette a instaurare un ambiente propizio alla creatività e all’innovazione e a fare di tali questioni una priorità politica di lunga durata. Per esempio, occorrerebbe privilegiare l’insegnamento di un’ampia gamma di materie, fra cui la matematica, le scienze, l’informatica e altre tecnologie, stimolando la capacità di risolvere i problemi e l’uso pratico delle conoscenze e delle idee. Dovrebbero essere prese in considerazione tutte le forme d’innovazione, anche quelle nel settore sociale e nel mondo delle imprese.
Occorrerebbe anche prestare la dovuta attenzione alla creazione artistica e all’innovazione culturale come strumenti importanti di comunicazione tra i popoli europei e come prolungamento dell’attuale Anno europeo del dialogo interculturale.

L’Anno europeo della creatività e dell’innovazione dovrebbe quindi proporsi come un’iniziativa trasversale che includa non soltanto l’istruzione e la cultura, ma anche altri settori, come quelli dell’impresa, dei media, della ricerca, delle politiche sociali e regionali, dello sviluppo rurale.

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