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rigaspacer

Numero XXII - 2001

 

 

L'uomo artificiale

 

 

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Alessandro Fo

 

Da una guida di Roma

 

In forma di fontane e fontanelle
nelle piazze di Roma, i nomi nuovi
Bellezza, Accrocca ed Amelia Rosselli,
tre monumenti del '96,
scorrevano tranquilli fra i passanti.
Uno gettò una sua moneta, incuriosito
e chiese: «Voi che barbugliate nei paraggi
fatevi avanti, su,
cosa direste questa sera?» Fu
Dario Bellezza a parlare per primo:

 

«Forse saliremo scale dirupate
precipitando salendo immortali
inquisendo ragazzi selvaggi
e tuguri pieni di giornali»

 

Lei:

 

«Fui, volai, caddi tremante nelle
braccia di Dio, e che quest'ultimo sospiro
sia tutt'il mio essere»

 

E scherzò ancora Elio:

 

«Che resterà mai
della tua malandata mezzasuola?
il nome a qualche vicolo, se vuoi,
sarebbe già grasso che cola: meglio
due chiacchiere tra noi, ma da sveglio».

 

Roma, Campo de' fiori, 1° luglio 1996

 

Le citazioni sono da: Dario Bellezza, L'anniversario, Mondadori 1994; Amelia Rosselli, Variazioni belliche, ristampato dalla Fondazione Piazzolla 1995; Elio Filippo Accrocca, Lo sdraiato di pietra (Poesie 1977-1990), Newton Compton 1991 (pp. 106 s.).