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Rapsodia



Il nome ‘rapsodia’, che rimanda all’arte dei rapsodi post-omerici, ovvero alla declamazione, sprovvista di accompagnamento strumentale, della poesia epica, entrato nel lessico delle lingue europee a partire dal Cinquecento con la duplice accezione di poema epico e di silloge di scritti di uno o più autori, viene a indicare in seguito la libera ed irriflessa espressione letteraria dei sentimenti e dei moti dell’animo. La nascita della rapsodia musicale, nella temperie romantica inglese e tedesca del tardo Settecento, è rappresentata dalla composizione di opere musicali, a carattere epico e improvviso, che intonano testi poetici aventi struttura piuttosto frammentaria ed inconclusa, definiti rapsodie letterarie. Nel secolo XIX, la rapsodia musicale è un brano strumentale costruito senza un qualsivoglia schema predefinito, parafrasante melodie popolari nazionali, a carattere virtuosistico, atto a suscitare il sentimento nazionale e la passione patriottica. (GMa)

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