La prima fase delle ricerche comporta prospezioni e scavi di siti
preistorici all'aperto o, più frequentemente, in grotta
o ripari sotto roccia. Lo scavo, eseguito per sottili livelli
stratigrafici, permette il recupero totale dei resti antropici,
faunistici e macrobotanici. La mappatura dei reperti consente
lo studio della loro distribuzione spaziale e della gestione
degli
spazi abitativi. Particolare importanza, a questo riguardo, assume
la presenza di paleosuperfici di abitato con elementi strutturali
come focolari, elevati in pietra, buche di palo ecc.
La ricerca sul campo ha anche valenza didattica poiché vi
partecipano dottorandi e studenti.
La ricerca in sede prevede lo studio dei reperti. I manufatti
(in pietra, osso, ceramica ecc.) sono analizzati sotto un profilo
tecnologico (materia prima costituente e problemi del suo approvvigionamento,
tecniche di classificazione ecc.), tipologico (forma definitiva
degli oggetti e loro attribuzione ad una fase culturale) e funzionale
(tracce d'uso analizzate mediante microscopia ottica e SEM).
L'Unità dispone di un laboratorio per la riproduzione
in calco sia di singoli oggetti che di paleosuperfici di abitato
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