Università di Siena
Centro interdipartimentale di studi Università di Siena
   
     

    Dott.ssa Veronica Mele

    Dati personali

    Cognome: MELE
    Nome: VERONICA
    Data di nascita: 1981
    Luogo di nascita: Napoli

    Formazione

    21/10/2005: Laurea triennale in Lettere Moderne n. o., conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II" con tesi in Storia Medievale
    Titolo della tesi: Dispacci sforzeschi da Napoli. Saggio di edizione critica (settembre 1464).
    Votazione 110/110 e lode

    17/07/2008: Laurea Magistrale in Storia n. o., conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II" con tesi in Storia Medievale
    Titolo della tesi: "Le donne et homini haveno ad romanire con la illustrissima madonna principessa". La corte di Castel Capuano nei primi anni di Ippolita Maria Sforza, Duchessa di Calabria (1465-69).
    Votazione 110/110 e lode

    Data: 1/10/2008 -
    Dottorato di ricerca in “Antropologia, Storia e Teoria della cultura” afferente all'Istituto Italiano di Scienze Umane in collaborazione con la Scuola Superiore dell’Università di Siena (di durata trien-nale), con Borsa di studio
    Argomento della tesi di dottorato: Madonna duchessa de Calabria, mediatrice e benefactrice. Reti clientelari, strategie familiari e prassi diplomatica di Ippolita Maria Visconti d’Aragona (1465-1488)

    Pubblicazioni

      • Il Regno di Napoli (1381-1501), contributo all’interno del volume collettivo Renaissance Courts. Arts and Politics in Early Modern Italy, a cura di Marco Folin, New York - Paris - Milano, in corso di stampa, in qualità di coautrice insieme a Francesco Senatore.
      • Abstract: il connubio tra arti e politica realizzato a Napoli dalla dinastia aragonese è stato analizzato attraverso la riorganizzazione strutturale e funzionale degli spazi cittadini, principalmente nell’area orientale, cioè al di fuori dello spazio degli Angiò. La ‘coerenza progettuale’ delle committenze ar-tistiche aragonesi perseguì il disegno della celebrazione della conquista militare, declinata negli e-venti salienti delle due guerre di successione e vero fondamento della legittimità del potere, in cui la Corona impegnò cospicue risorse finanziarie assumendo alcuni degli ingegni più celebri dell’epoca.
      • Meccanismi di patronage e strategie familiari alla corte di Ippolita Maria Sforza, duchessa di Cala-bria (1465-69), in Atti della Giornata di studi “Fonti per la storia di Napoli aragonese. Bilancio di una ricerca (1989-2009)”, presso l’Istituto Italiano per gli studi filosofici, Napoli 19 febbraio 2009, in corso di stampa.
      • Abstract: attraverso lo spoglio episolare si è ricostruito il network clientelare di Ippolita Sforza, e-merso come un meccanismo di redistribuzione della ricchezza e di mobilità sociale, ponendo l’accento sul fatto che il suo sistema di raccomandazioni coincidesse con l’enturage filo-visconteo. Superando la difficoltà di poter procedere a rimunerazioni pecuniarie, non essendo la sua corte de-tentrice di entrate fiscali, Ippolita riuscì ugualmente a gestire una vasta rete di patronage basata sulla fedeltà da parte dei clienti e sulla ricompensa da parte della patrona, per tramite di benefici e privi-legi.
      • Dispacci Sforzeschi da Napoli, VIII: agosto 1465 - dicembre 1468 (coordinamento scientifico di Francesco Senatore e Francesco Storti, all’interno della collana Fonti per la storia di Napoli arago-nese diretta da Mario Del Treppo), in corso di preparazione, in qualità di  assegnataria di Borsa di Studio erogata dall’Istituto Italiano di Studi Filosofici di Napoli, in collaborazione con Marco De Filippo.