Tra scettro e bastone: l'immaginario greco del potereAbstract tesi di dottorato di Marxiano MelottiAttraverso
lo studio del ruolo dello scettro e del bastone in determinate
elaborazioni culturali del mondo greco si cerca di mettere a fuoco i
principali valori simbolici che nell’immaginario greco legano questi
oggetti ai meccanismi sociali e rituali. Si tratta di un rapporto
dinamico che riflette la mutabilità del sistema simbolico e
sociale. L’analisi tiene conto di questo dinamismo e cerca di
individuare il significato attivo del segno e dell’immagine che
costruisce. Proprio nell’oscillazione simbolica tra immagini differenti
e diversi sistemi di segni viene individuata la forza comunicativa del
segno. L'autore cerca pertanto di definire questa oscillazione nelle
configurazioni culturali in cui questi oggetti entrano in gioco e di
mettere a fuoco la relazione tra l’indeterminatezza del segno e la
complessità del sistema entro cui questo si muove. Sono stati
individuati un gruppo di oggetti fortemente interrelati, come il bastone
e lo scettro, che appaiono centrali nella definizione del sistema
simbolico della comunicazione e dell’autorità. La stessa forza
polisemica del bastone e dello scettro, che rimandano a molteplici e
complessi sistemi di immagini, permette di associare a questi oggetti
il valore di strumenti della comunicazione. La fondamentale
indistinzione tra skeptron e baktron la contiguità tra questi
strumenti e la rabdos individuano un complesso sistema di immagini in
cui, a livelli differenti, si muovono diverse figure della
comunicazione e dell’autorità. Il ruolo simbolico e sociale dei
detentori di bastoni appare strettamente interrelato: ogni
configurazione mitica e letteraria rimanda alle configurazioni contigue
in un processo dinamico che, sfruttando il valore polisemico
dell’oggetto, rafforza l’immagine sociale e carismatica di ogni
detentore. Il bastone è scettro, ma anche altro, così come
lo scettro è bastone, ma non solo. Il rapporto dinamico tra le
varie configurazioni impedisce di stabilire dove finisca il segno e
inizi il simbolo.
Nella
prima sezione viene messo a fuoco l’aspetto politico del bastone come
segno dell’autorità del detentore e della sua forza comunicativa.
A questo fine il mondo dei poemi omerici è stato individuato
come un sistema culturale e uno spazio speciale nel quale lo scettro ha
un ruolo fondamentale nella determinazione delle dinamiche sociali e
comunicative. Il ruolo fondativo dei poemi nella costruzione della
tradizione culturale e dell’immaginario greco permette di mettere a
fuoco una serie di strategie simboliche ricorrenti nell’immaginario
mitico e letterario successivo. Gli scettri e i bastoni dei poemi
omerici vengono analizzati nelle loro diverse funzioni e nelle
differenti relazioni che stabiliscono con i detentori e i destinatari
della loro azione. Viene messa in rilievo la complementarità e
l’interazione tra la funzione rappresentativa e quella psicagogica
dello strumento, in rapporto all’esercizio dell’autorità e al
ruolo carismatico del detentore. In questa luce viene messo a fuoco il
valore dello strumento nelle dinamiche di tipo rituale. D’altra parte
si mette in luce il ruolo attivo dello strumento nel definire lo
statuto identitario del detentore: bastone e scettro rimandano a
sistemi simbolici che influiscono sullo statuto dei detentori e dei
destinatari della loro azione.
Nella
seconda sezione l'autore cerca di mostrare come l’indeterminazione e
l’aspetto polisemico dell’immagine dello scettro-bastone partecipino
alla costruzione dell’immagine complessa dell’indovino e dell’operatore
speciale. Lo strumento viene studiato all’interno di rappresentazioni
mitiche nella sua azione rituale e simbolica di tipo psicagogico. In
questa prospettiva sono state individuate una serie di configurazioni
mitiche legate alle figure di Tiresia e di Poliido che per la loro
ricchezza permettono di mettere a fuoco la complessità simbolica
dell’azione del bastone nelle sue molteplici relazioni con il sistema
mitico greco. L’analisi definisce la complementarità del valore
autoritativo, comunicativo, psicagogico e simbolico dello
scettro-bastone. Lo studio del valore della bacchetta di Circe riconduce
l’analisi nel mondo omerico e permette di riscontrare la
contiguità tra questo strumento e i bastoni precedentemente
analizzati.
I
testi letterari e mitografici vengono analizzati dalla duplice
prospettiva antropologica di rappresentazione di un sistema culturale,
come repertorio di immagini e strutture di pensiero tradizionali, e al
tempo stesso di sistema di segni e immagini, autonomi dal contesto
culturale che li ha prodotti e soggetti all’interrelazione con i sistemi
di immagini dei successivi fruitori e di altre configurazioni mitiche.
I testi e i miti, interpretati come strutture complesse, vengono
scomposti e decostruiti in immagini e sistemi di immagini che vengono
fatti interagire a diversi livelli di rappresentazione per individuare
l’azione polisemica del segno nei diversi contesti interrelati,
cercando di individuare il significato delle immagini tanto a un
livello narrativo e fabulistico quanto a uno culturale e rituale.
Quest’ultimo aspetto, e in particolare le relazioni tra riti iniziatici
ed elaborazioni mitiche, è considerato fondamentale.
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