La strix romana e le sue sorelle: indagini linguistico-antropologiche per un'archeologia della stregaAbstract tesi di dottorato di Laura CherubiniQuesto lavoro di
ricerca si
ripropone di indagare i significati culturali veicolati nell’immagine
della
strega romana nelle sue varie forme, con le specifiche prerogative e
attività
che le sono attribuite nella tradizione latina, cercandone una
definizione
anche nel confronto puntuale con figure, modelli e personaggi ora
terreni ora
mostruosi che le risultano in qualche modo simili o imparentati, o in
cui
piuttosto essa balugina per un istante, mutuandone all’occorrenza
tratti e
potenzialità. Punto di riferimento privilegiato di questa
indagine è il profilo
di quella inquietante creatura dell’immaginario antico che è la strix romana, in cui la “strega” intesa
come donna malefica sfuma continuamente i propri tratti e incarna le
proprie
attitudini. Fra i temi che si è scelto di approfondire, e che
emergono da
un’indagine condotta sulle fonti antiche sempre nella duplice
prospettiva
filologico-antropologica, è il rapporto di questa creatura
alata, come delle
streghe romane nel loro complesso, con la dimensione della
femminilità bestiale
e invertita e del rovesciamento in genere. Sempre e strettamente
nell’ottica di
un confronto fra streghe, striges e volaticae
fra loro affini nell’immaginario
antico, la ricerca prosegue in una esplorazione della figura dell’arpia
nella
tradizione greca e latina, esaminando il percorso che da creatura aerea
e
turbinosa la reinterpreta nella mostruosa rappresentazione ornitica,
nelle
specificità di tratti quali la rapacità, la
voracità, e l’attitudine a produrre
disordine; partendo poi da alcune streghe o “stregonesche” figure
latine che
appaiono in connotati (almeno apparentemente) umani, ci si
occuperà della
costruzione simbolica dell’identità visiva della strega e di
alcuni aspetti
della sua visualità in genere, cercando di individuare i
meccanismi figurativi
che possono avervi contribuito: e ciò alla luce del confronto
puntuale con
facce e immagini altre che emergono via via nella sua rappresentazione.
Infine,
uno spazio specifico verrà dedicato alla tradizione tarda e
medioevale che dà
conto della continuità delle credenze sulle striges
lungo l’ideale e accidentato percorso che nei secoli da esse porta alle
moderne
streghe, in un’indagine volta ad individuare
la tenuta, la scomparsa o la ridefinizione dei motivi culturali che
risultano
aver funzionato da ponte ideale fra queste.
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