Il sapere mitico. Antropologia del mito antico
(Coordinatore prof. M. Bettini)
Descrizione sintetica del progetto
Il progetto “Il sapere mitico.
Antropologia del mito antico”, coordinato da Maurizio Bettini, è un
atlante antropologico del mito greco e romano suddiviso in undici
sezioni: l'essere umano, l'identità, il genere, il mondo non umano, gli
ibridi e i mostri, il mondo divino, la parentela, l'economia, la salute
e la malattia, lo spazio e il tempo, la comunicazione. I membri
delle varie unità individueranno all'interno di ciascuna sezione una
serie di capitoli contenenti i miti greci e romani più significativi
pertinenti a una specifica tematica di rilievo antropologico; ogni
sezione sarà a sua volta articolata in un'ulteriore serie di entries in
forma di saggi minori, che comprenderanno un elenco dei singoli miti,
la breve descrizione del contenuto di ciascun mito e delle loro
reciproche relazioni, l'analisi delle modalità specifiche secondo cui
questa articolazione narrativa si realizza e il significato
antropologico che le categorie individuate hanno nelle due culture
antiche. Per esempio, i capitoli dell'ottava sezione (l'economia)
saranno la produzione, lo scambio e la consumazione dei beni materiali;
tra i miti greci più significativi ci saranno, per ognuno dei tre
capitoli, l'introduzione del pane e del vino (per opera di Demetra e
Dioniso), l'invenzione della moneta (con la storia della moglie del re
Mida e del fiume Pattolo) e l'origine del simposio (con il racconto del
banchetto divino dove venne mangiata la spalla di Pelope); tra i miti
romani ci saranno, sempre per ognuno dei tre capitoli, la storia
dell'età di Saturno con la non-produzione dei beni, la fondazione delle
regole del commercio (Ercole e Caco, il dio Vertumno) e il principio
della moderazione (incarnata dalla sobrietas di Romolo, dalla parsimonia di Tarquinio e dalla povertà di Numa, Publicola, Menenio Agrippa e Cincinnato). Le
undici sezioni sono state ripartite tra le diverse unità in base alle
specifiche competenze dei partecipanti al progetto; il compito
dell'unità di Urbino consisterà nella revisione critica delle fonti
usate per la ricostruzione dei miti classici greci e latini. Il
lavoro prevede la possibilità di collaborazioni con numerose università
europee, asiatiche e americane, con cui da tempo le varie unità
intrattengono rapporti di scambio di studenti e docenti, lavorando a
progetti comuni. Per l'Europa sono previste collaborazioni con la
Francia (il Collège de France, l'Università di Parigi 1 -
Panthéon-Sorbonne, il Centre ANHIMA - Anthropologie et histoire des
mondes antiques, l'Università di Tolosa), la Germania (l'Università
Karl Ruprecht di Heidelberg e il SFB “Transformationen der Antike”), la
Spagna (l'Università Carlo III e l'Università autonoma di Madrid), il
Belgio (l'Università di Liegi) e la Svizzera (l'Università di Ginevra);
per l'Asia, con la Faculty of Humanities dell'Università ebraica di
Gerusalemme e con la Faculty of Integrated Human Studies
dell'università di Kyoto; per gli Stati Uniti, con la University of
California at Berkeley, con la Ohio State University, con la University
of Texas at San Antonio e con la University of Chicago (con il
Department of Classics e la Divinity School). Il progetto “Il
sapere mitico” è in linea con gli obiettivi e i parametri contenuti in
Horizon 2020 per questi motivi: la forte componente di innovazione sia
scientifica che tecnologica; la flessibilità e disponibilità nei
confronti di una fruizione particolarmente vasta; l'orientamento non
nazionale, ma europeo. Il risultato finale del progetto sarà
infatti un “Atlante” antropologico dinamico del mito greco e romano,
realizzato online e (se il finanziamento lo consentirà) in lingua
inglese, strutturato con un sistema di entries in forma di saggi
corrispondenti alle sezioni in cui il progetto si articola e, al loro
interno, ai singoli miti, analizzati secondo la loro articolazione
narrativa e il loro significato antropologico. La possibilità di
procedere secondo un percorso progressivo di nessi, semantici e
tematici, fra le singole entries costituirà uno degli aspetti più
originali e innovativi del prodotto. Il “Sapere mitico” permetterà
infatti di ‘scoprire' nuovi collegamenti e nuove forme culturali
veicolate dal mito antico, gettando nuova luce sulle articolazioni
della cultura greca e romana. Il “Sapere mitico” potrebbe
diventare uno strumento accessibile su base internazionale e, in
particolar modo, europea: una volta messo a disposizione di
ricercatori, insegnanti ed educatori, l'Atlante online del mito greco e
romano contribuirà alla creazione di una sempre più comune e condivisa
cultura europea, nella forma di una riscoperta delle sue comuni basi e
origini. In sintesi, le caratteristiche del team da cui la ricerca sarà
svolta e le opportunità di conoscenza, educazione, innovazione
tecnologica offerte dal prodotto finale della ricerca fanno sì che il
progetto risponda a uno dei principali obiettivi di Horizon 2020: “Help
to better integrate the knowledge triangle - research, researcher
training and innovation”. .
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