Gentile da Foligno
Facoltà di Medicina

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Gentile Gentili da Foligno nasce a Foligno (PG) nella seconda metà del XIII secolo da Gentile, secondo alcuni medico a Bologna. Coniugato con Jacoba di Giovanni Bonimani ha da lei quattro figli: Jacobo, Francesco, Ugolino e Roberto. Studia medicina presso l'Università di Bologna avendo come maestro Taddeo degli Alderotti, forse studia anche a Padova con Pietro D'Abano. Consegue il dottorato in medicina a Bologna. Nel 1341 a Padova - secondo alcuni a Perugia - effettua la prima dissezione di un cadavere, che potrebbe essere la prima realizzata in assoluto.
La ricostruzione della sua carriera accademica risulta particolarmente difficoltosa; se ne dà una descrizione di massima. Inizia la propria carriera probabilmente a Bologna, in data incerta, passando poi a Siena dove è documentato nel 1322 e dove resta fino al 1324. Passa poi a Perugia dove, dal 1325, secondo molti rimane fino al 1348, anno della morte. In questo ventennio il suo insegnamento a Perugia non è però continuativo. Nel 1335 viene chiamato ad insegnare a Padova da Ubertino da Carrara, e secondo alcuni vi resta vino al 1345 per far poi ritorno a Perugia. Nel 1339 G. figura però nella matricola dell'Università perugina. A Perugia, nel 1325, il suo stipendio annuo ammonta a 60 fiorini d'oro.

Muore a Perugia (secondo alcuni a Foligno) il 18 giugno 1348 ucciso dalla peste nera. Così si esprime in proposito il suo allievo Francesco da Foligno in una nota marginale del manoscritto cesenate contenente il trattato De febris: Et postea Gentilis infirmatus est ex nimia requisitione infirmorum; et hoc fuit XII die Iunii, et vixit sex diebus, et mortuus est; cuius anima requiescat in pace. Hoc fuit MCCCXLVIII. Et ego Franciscus de Fulgineo interfui aegritudini eius; at numquam dimisi eum usque ad mortem, et sepultus fuit Fulgini in loco Eremitarum.
Il suo corpo viene quindi sepolto a Foligno presso la chiesa di S. Agostino dell'ordine degli Eremitani. Un suo busto è tuttora conservato presso l'Università di Perugia, mentre a Foligno una lapide segnala ancor oggi la casa che fu di sua proprietà (via Garibaldi 44-46). E' autore di numerosi trattati: De complexione, proportione et dosi medicinarum; Consilium de temporibus partus; De statu hominum; In Aegidium de pulsibus; De lepra; De febribus; De balneis; De divisione librorum Galeni; Tractatus de reductione medicinarum; Regimen preservativum; Prim. et secund. Avicennae canon. E' incerto se abbia ricoperto la carica di medico personale di papa Giovanni XXII.


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