Poveri ricercatori. Un’indagine dell’UE mette a confronto le remunerazioni dei ricercatori in Europa e fuori

 

 

Uno studio sui salari dei ricercatori condotto dalla Commissione Europea ha mostrato che il salario medio per un ricercatore europeo è inferiore di almeno 23 mila euro rispetto ad un salario medio di un collega statunitense. Inferiore anche a quello che un ricercatore percepisce in Australia, India e Giappone. Notevoli sono anche le differenze di remunerazione tra i diversi Paesi europei, così come le prospettive di crescita: un ricercatore inglese può aspettarsi un significativo aumento del suo salario durante la sua carriera arrivando anche a guadagnare il 235% in più, mentre un ricercatore danese arriva in media a un aumento del 90%. Consistenti rimangono inoltre le differenze tra uomini e donne.

La ricerca, pubblicata nello scorso aprile, riguarda i ricercatori sia del settore pubblico che di quello privato ed è stata voluta dalla Commissione Europea, Direzione D “Human Factor, Mobility and Marie Curie Actions, Strategy and Policy Aspects”, per avere un quadro chiaro in relazione all’Europa e ai Paesi Associati, da mettere a confronto con realtà esterne quali Australia, Giappone, Cina, India e Stati Uniti.

Lo studio fa inoltre parte delle attività messe in atto dalla Commissione Europea per contribuire a rendere l’Europa più attrattiva per i ricercatori e i giovani che si avvicinano alla carriera scientifica. Tutto questo in vista dello scopo finale di contribuire a costruire una società sempre più basata sulla conoscenza.

Il rapporto completo è disponibile a questo indirizzo web.

 

 

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