Riguardo a un incomplesso ci può essere una duplice conoscenza: una può essere detta astrattiva, l’altra intuitiva … la mente può dunque avere due conoscenze incomplesse, specificamente distinte. La conoscenza astrattiva è di due tipi: c’è una conoscenza astrattiva in rapporto a qualche cosa di astratto da molte cose singolari, e questa coincide con la conoscenza di un universale, che si può astrarre da più cose, di cui si parlerà in seguito … C’è un altro tipo di conoscenza astrattiva, quella che prescinde dall’esistenza e dalla non esistenza e dalle altre condizioni che si accompagnao come accidenti contingenti di una cosa o che di essa si predicano. … La conoscenza intuitiva di una cosa è quella conoscenza in virtù della quale si può sapere se una cosa esiste o non esiste …
Inoltre ogni conoscenza complessa dei termini o delle cose significate dai termini, in ultima analisi si riduce alla conoscenza incomplessa dei termini. Questi termini o cose possono essere conosciuti mediante una conoscenza diversa … e cioè mediante la conoscenza intuitiva.
E’ questa la conoscenza da cui inizia la conoscenza sperimentale, perché in generale colui che può avere l’esperienza circa qualche verità contingente e, attraverso questa, circa qualche verità necessaria, possiede la conoscenza incomplessa di qualche termine o cosa, conoscenza che invece non possiede chi non è in grado di avere quell’esperienza. … Affermo pertato che la conoscenza intuitiva e quella astrattiva differiscono di per se stesse e non circa gli oggetti conosciuti né circa le loro cause, benché secondo l’ordine naturale la conoscenza intuitiva non possa darsi senza l’esistenza della cosa, la quale è veramente la causa efficiente diretta o indiretta della conoscenza intuitiva, come si dirà altrove. La conoscenza astrattiva invece può esserci, secondo l’ordine naturale, anche se la cosa conosciuta viene distrutta completamente. (Ordinatio, Prologo, pp. 30-33)

Università di Siena - Facoltà di lettere e filosofia
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