Dopo aver trattato del significato dei termini,
resta da parlare della supposizione, che è
una proprietà del termine, che però
gli è propria solo quando si trova all'interno
di una proposizione ...
La supposizione è per così dire
il porre al posto di qualcos'altro, di modo
che quando un termine in una proposizione sta
al posto di qualche altra cosa, suppone per
essa: quando cioè usiamo quel termine
al posto di qualche altra cosa, della quale
o del suo pronome dimostrativo si verifica quel
termine oppure il suo caso retto, se è
di caso obliquo; e questo è vero almeno
quando il termine che suppone viene preso significativamente
...
Si deve sapere che la supposizione si divide
innanzitutto in supposizione personale, semplice
e materiale.
La supposizione personale si dà quando
un termine suppone per il suo significato, sia
che quel significato coincida con una cosa extramentale,
sia che coincida con un termine orale o mentale
o scritto, o con una qualsiasi altra cosa immaginabile,
di modo che ogni volta che il soggetto o il
predicato di una proposizione suppone per il
suo significato, così che sia sempre
preso significativamente, si ha sempre la supposizione
personale ...
Si ha la supposizione semplice quando un termine
suppone per un concetto, ma non viene preso
significativamente. Quando, per esempio, si
dice: « Uomo è una specie »,
il termine uomo suppone per un concetto, quello
di specie, tuttavia, propriamente parlando,
il termine uomo non significa quel concetto,
ma quel nome e quel concetto sono soltanto dei
segni subordinati che significano la stessa
cosa, nel modo- sopra esposto ...
La supposizione materiale si dà quando
un termine non Suppone significativamente, ma
per il termine orale o scritto, come in questo
esempio: « Uomo è un nome »,
dove uomo suppone per se stesso, e tuttavia
non significa se stesso. Parimenti nella proposizione:
«Uomo si scrive», ci può
essere supposizione materiale, in quanto il
termine suppone per ciò che si scrive.
(Summa logicae, I.63-64, tr. Ghisalberti, pp.
77-83
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