Dio, che nel suo arcano consiglio da prima del tempo aveva voluto che l’uomo fosse, fece l’uomo a propria immagine e somiglianza, perché combattesse per sempre il diavolo che non può comprendere questo mistero e ne prendesse il posto; ed in lui, composto di anima, di ossa e di carne, ricapitolò tutte le creature del macrocosmo.
Per questa ragione Dio stesso ingaggiò contro di lui [il demonio] un’aperta battaglia, e lo fece in questo modo, considerando quella veste che nella sua scienza aveva rivestito da sempre; quella veste in cui Satana, che era fuggito da lui, non potrà riconoscerlo perfettamente fino a quando non avrà combattuto contro di lui tutte le sue battaglie; solo allora lo vedrà, nel più grande dolore della sua confusione, quando sarà confuso dal giudice giusto in persona, alla fine dei tempi.
E nell’antico decreto, che da sempre è presso di lui, stabilì come avrebbe fatto quest’opera, e dal fango della terra formò l’uomo come, prima dell’inizio del tempo, ne aveva prefigurato l’aspetto, come il cuore dell’uomo contiene in sé la razionalità e dispone le parole sonanti che successivamente proferisce. Così Dio quando creò tutte le cose le produsse nel verbo, poiché il verbo, che è il figlio, era celato nel padre, come il cuore è nascosto all’interno dell’uomo. E Dio fece l’essere umano formandolo a propria immagine e somiglianza, perché stabilì che il suo corpo sarebbe stato la veste della santa divinità; per questo ha impresso nell’uomo il segno di tutte le creature, come ogni creatura ha avuto origine dal suo verbo. (Libro delle opere divine I.4, , pp. 33 e 375-77)

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