4 Adunque, in nessun modo si deve osare, dire o pensare alcunché intorno alla Divinità soprasostanziale e occulta tranne ciò che è stato rivelato a noi divinamente dai detti sacri. 5 Infatti, l'impossibilità di conoscere questa soprasostanzialità situata oltre la ragione, il pensiero e la sostanza, è ciò a cui si deve attribuire la scienza soprasostanziale … 6 Infatti, se si deve credere alla Sacra Scrittura sapientissima e veracissima, le cose divine si rivelano e si mostrano secondo la misura dell'intelligenza di ciascuno … 7 … da nessuno è pensabile l'Uno che è al di sopra del pensiero ed è inesprimibile con qualsiasi parola il Bene posto oltre alla parola, l'Unità che unifica tutte le unità e la Sostanza soprasostanziale e la Intelligenza inintelligibile e la Parola inesprimibile, l'Irrazionalità e l'Assenza di intelligibilità e di nome, la quale non eiste secondo il comune concetto di esistenza: è Causa dell'esistenza universale, pur non esistendo essa, in quanto superiore ad ogni sostanza, e così essa stessa potrebbe rivelare di sé in maniera magistrale e saggia ... 25. Dunque i sacri autori, sapendo ciò, la celebrano come innominabile e al di fuori di ogni nome … Non è forse, in verità, un nome mirabile quello che sta al di sopra di ogni nome e che manca di ogni nome … Così dunque, alla Causa di tutte le cose e che è superiore a tutte le cose non si addice nessun nome e si addicono tutti i nomi delle cose che sono. (Nomi divini, pp. 252-54, 261-63) |
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