Se essi dicono che la molteplicità che
si trova nel secondo principio è ciò
che lui comprende della sua essenza e ciò
che lui comprende dell'essenza altrui, è
necessario, secondo loro, che la sua essenza
sia di due nature, cioè di due forme.
Io mi domando allora qual è quella che
proviene dal primo principio e quale quella
che non proviene da esso. Ugualmente se essi
dicono di lui che egli è possibile per
la sua essenza e necessario per l'essenza di
altri. Ma bisogna che la natura possibile sia
altra rispetto alla natura necessaria che egli
ha ricevuto dall'essere necessario; e non è
possibile che nelle nature necessarie vi sia
una qualche possibilità, sia che siano
necessarie per la loro essenza sia che lo siano
per l'essenza di altri. Infatti una natura possibile
non può divenire necessaria. |
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