A proposito della esistenza comune degli universali, infatti, Guglielmo sosteneva che in tutti gli individui è presente essenzialmente la stessa realtà, in modo che non c' è nessuna differenza nell' essenza, ma solo una certa varietà in conseguenza della molteplicità degli accidenti. Dopo la nostra disputa però egli modificò la sua teoria e arrivò a sostenere che la stessa realtà è presente nei singoli individui non essenzialmente, ma indifferentemente. Ma, come è noto, il problema degli universali nel nostro campo è un problema fondamentale [ ... ] e perciò quando Guglielmo corresse o meglio fu costretto a modificare completamente il suo pensiero in proposito, le sue lezioni caddere in un tale discredito che a stento gli fu concesso di trattare le anni della dialettica. (Historia Calamitatum, 2 - da Abelardo ed Eloisa, Lettere d'amore, tr. F. Roncoroni, Rusconi, Milano 1971, pp. 66-67)

Università di Siena - Facoltà di lettere e filosofia
Manuale di Filosofia Medievale on-line

| Index |