Attività curriculari

 

A) Programma didattico-formativo

Il Dottorato di ricerca in Scienze Morfologiche-Linfatologia è stato istituito con il V Ciclo nel 1990. Questo tipo di dottorato è l’unico esistente nell’ordinamento universitario italiano. Esso si basa su consolidate linee di ricerca nel campo della morfologia e della linfatologia attuate dai gruppi di ricerca della scuola anatomica e istologica dell’Università di Siena e da quella dell’Università di Parma

I gruppi di cui sopra svolgono da decenni attività di ricerca sui temi dominanti della organizzazione morfofunzionale del sistema vascolare linfatico, comprese le tematiche della circolazione prelinfonodale e della formazione della linfa nella sezione assorbente della via linfatica.

Le due scuole sono impegnate da anni nel progetto di ricerca nazionale “ultrastruttura e istofisiologia del microcircolo linfatico”.

In queste linee tradizionali si sono innestati altri argomenti di ricerca sia su temi di biologia molecolare che su quelli più applicativi clinico chirurgici.

Il programma didattico-formativo prevede anzitutto l’addestramento dei dottorandi alle tecniche laboratoristiche della ricerca biomedica di base. In riferimento a specifiche linee di ricerca segue anche l’insegnamento ad evidenziare ed isolare i vasi linfatici, tanto dei distretti superficiali che dei territori viscerali. Quindi l’applicazione di varie metodiche sperimentali da quelle classiche di primo orientamento, microscopia ottica (MO) a quelle più fini, microscopia elettronica a trasmissione e a scansione (TEM, SEM).

Successivamente vengono applicate, in base al programma di ricerca, metodiche specifiche: tecniche istochimiche, immunoistochimiche in MO e al TEM, biochimiche, colture cellulari, metodiche di biologia molecolare e di genetica.

Le linee principali di ricerca attivate sono:

Caratteristiche strutturali e organizzative delle vie linfatiche di deflusso.

Ultrastruttura e meccanismo di riempimento del vaso linfatico assorbente; passaggio transendoteliale linfatico di macromolecole e cellule. Studio dell’”apparato fibrillo elastico”   del vaso linfatico assorbente in rapporto alla matrice extracellulare e alla “trasduzione del segnale”.

 Placche del Peyer dell’intestino; meccanismo di passaggio transendoteliale dei linfociti B e T mediante la via linfatica. Caratterizzazione ultrastrutturale delle cellule M.

Produzione e purificazione di anticorpi specifici per l’endotelio linfatico.

Caratterizzazione immunologica, biochimica ed istochimica delle cellule endoteliali linfatiche in vivo e in vitro

Studio in vivo e in vitro delle modificazioni dei vasi linfatici nelle patologie tumorali; le interazioni tra le cellule endoteliali linfatiche e le cellule infiammatorie

Studio in vivo e in vitro dei fattori di crescita e dei loro recettori nelle cellule endoteliali linfatiche.

Generazione di topi knock-out e di topi transgenici per sovraespressione dei fattori di crescita dell’endotelio linfatico.

L’ipotalamo neurosecretorio e l’ipofisi; l’ipotalamo e il diabete sperimentale.

 Studio ultrastrutturale e immunoistochimico dei componenti i calici gustativi delle papille foliate, circumvallate e fungiformi dell’uomo.

Analisi dei recettori H3 della mucosa gastrica e colica.

Rilievi multidisciplinari  dell’invecchiamento umano a livello di alcuni distretti encefalici.

I docenti impegnati nel programma di dottorato si identificano nei:

a)  membri del collegio dei docenti;

b)  docenti responsabili nella guida dei dottorandi nella attività di ricerca nominati dal Collegio dei docenti presso le strutture di riferimento;

c)  docenti dei cicli seminariali specialistici nell’ambito dei corsi nominati di volta in volta dal Collegio dei docenti;

Il responsabile dell’unità di ricerca provvede alla definizione del piano didattico-formativo dei dottorandi, individuandone le tematiche sperimentali su cui si articola l’attività del dottorato. Inoltre il responsabile dell’unità di ricerca segue il dottorando svolgendo una costante funzione di guida, di assistenza e di verifica.

Il piano didattico e il programma delle ricerche saranno sottoposti all’approvazione del Collegio dei docenti.

Oltre al prevalente uso dello strumento della ricerca scientifica  i dottorandi dovranno seguire, per il conseguimento del dottorato, una serie di corsi seminariali, organicamente predisposti in piani didattici individuali.

I corsi in sintesi sono finalizzati a:

a)     addestrare, in una prima fase, il dottorando alla ricerca biomedica di base, come punto di partenza per sviluppare una propria attività

b)     offrire, in una seconda fase, al dottorando già orientato nella propria tematica, le conoscenze avanzate della ricerca biomedica tese ad essere applicate alle specifiche esigenze del settore di ricerca.

Alla fine di ciascun anno di corso i dottorandi dovranno sottoporre al Collegio dei docenti una particolareggiata relazione delle attività svolte nell’anno.

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B) Calendario e orario dei corsi

La presenza dei dottorandi nelle strutture di ricerca è, di norma, di 11 mesi all’anno.

Essi rispettano programmi scientifici, che sotto la guida dei docenti vengono svolti giornalmente, di norma, nell’arco di cinque giorni per settimana. Se particolari esigenze di esperimenti lo richiedono, i dottorandi frequentano i laboratori anche nei giorni festivi e/o in orari notturni.

 

Le strutture scientifiche disponibili per lo svolgimento del Corso di Dottorato:

 Dipartimento di Neuroscienze, Sezione di Medicina Molecolare,      Università degli studi di Siena

Istituto di Anatomia Umana Normale, Università di Parma (sede consorziata)

Dopo i primi due anni di dottorato, svolto nella sede istituzionale, sono previsti soggiorni di varia durata, da determinare di volta in volta, in strutture di ricerca esterne, anche straniere, in riferimento alle complementarietà scientifiche e/o metodologiche. E’ programmato per brevi periodi, l’interscambio dei dottorandi tra le strutture scientifiche della sede di Siena e la sede consorziata di Parma.

Sono previsti, sulla base di recenti accordi, soggiorni presso il Centro di ricerca del S. Raffaele di Milano.

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