Abstract della tesi
della Dott.ssa Marconcini
Scopo
della tesi è quello di analizzare l'attività biologica di un fattore di
crescita endoteliale recentemente individuato, il Vascular Endothelial Growth
Factor-D (VEGF-D), in vivo e in vitro, il suo ruolo come fattore angiogenico e
linfangiogenico e, poiché è l'unico membro della famiglia ad essere regolato
dall'oncoproteina Fos, una sua eventuale implicazione nello sviluppo tumorale.
In una prima fase la proteina VEGF-D è stata espressa in cellule di lievito
Saccharomyces cerevisiae utilizzando il vettore di espressione Yepsec 1. La
stessa proteina è stata poi espressa in cellule di mammifero (cellule CHO di
ovaio di criceto) utilizzando il vettore di espressione pcDNAIII. Con la
proteina ricombinante è stata quindi condotta un'analisi funzionale in vitro e
in vivo del VEGF-D. Per saggiarne l'attività angiogenica in vitro sono state
utilizzate cellule endoteliali della vena ombelicale umana (HUVEC) e cellule
immortalizzate derivanti dal sarcoma di Kaposi (KS-IMM), che avrebbero
un'origine linfatica. Il VEGF-D è risultato capace di indurre sia la
proliferazione che la chemiotassi sulle cellule endoteliali, con una risposta più
elevata da parte delle cellule KS-IMM rispetto alle HUVEC. In vivo il VEGF-D ha
dimostrato di avere un'attività angiogenetica: sia l'impianto della proteina in
una fessura praticata nella cornea di conigli, che l'impianto delle cellule
trasfettate ha indotto lo sviluppo di vasi all'interno della cornea stessa.
Successivamente è stata condotta un'analisi funzionale del VEGF-D nel modello
animale, generando topi transgenici per sovraespressione di VEGF-D e topi
knock-out mutanti per VEGF-D. I topi knock-out sono stati realizzati sostituendo
gli esoni 2 e 3 e i rispettivi introni del VEGF-D con i geni lacZ e neo.
Macroscopicamente i topi knock-out non mostravano un fenotipo alterato, ma le
dimensioni dei tumori indotti sperimentalmente in topi nudi da cellule
embrionali staminali knock-out erano in media doppie rispetto a quelli indotti
da cellule wild type. L'analisi dei topi transgenici è stata condotta mediante
Southern Blot sul DNA e la sua espressione mediante Northern Blot
sull'RNA. Per verificare l'azione del VEGF-D sull'organizzazione dei vasi
linfatici è stato effettuato un esperimento in vivo iniettando inchiostro di
china nel derma dell'orecchio. Nei topi transgenici è stato evidenziato un
maggior numero di vasi rispetto ai topi di controllo. In conclusione il VEGF-D
è sicuramente un fattore angiogenico, ma è ipotizzabile che agisca insieme
agli altri fattori della stessa famiglia anche formando degli eterodimeri con
gli altri VEGFs e modulando di conseguenza la loro attività.