SEZIONE “Diritto PUBBLICO”
PRESENTAZIONE |
PROGRAMMA DIDATTICO |
DIRETTORE
SCIENTIFICO
Prof. Gian Domenico Comporti, ordinario di Diritto
amministrativo, Facoltà di Giurisprudenza.
Le finalità del dottorato sono di fornire una solida preparazione, scientifica e pratica, relativamente alla gestione del territorio, da intendersi non solo come luogo fisico da tutelare e amministrare, ma anche come insieme di servizi in esso erogabili.
In una visione integrata e multidisciplinare relativa al governo del territorio, infatti, la sua gestione negli aspetti urbanistici e ambientali si lega strettamente a quella dei servizi pubblici erogati al suo interno. Il “buon governo” di un territorio non può assolutamente prescindere dalla considerazione della disciplina relativa all’utilizzo e alla protezione dei luoghi in cui si esercita e ai servizi che vi vengono erogati.
A seguito della riforma del Titolo V della Costituzione e alla trasformazione della Costituzione economica per i noti fenomeni di liberalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici, le regioni e gli enti locali sono sempre più al centro delle dinamiche istituzionali ed economiche del nostro paese.
Da una parte, infatti, il “governo del territorio” e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali sono state attribuite alla competenza legislativa concorrente delle regioni che si trovano poi titolari di competenza legislativa residuale quanto all’urbanistica e all’edilizia, per la parte non rientrante nel governo del territorio. Dall’altra, tutte le funzioni amministrative relative a questi settori sono riconosciute ai comuni, salvo che non emerga un interesse superiore che, in forza del principio di sussidiarietà, incardini il relativo esercizio nell’ente a competenza territoriale più ampia.
Peraltro, i comuni risultano già investiti di importantissime funzioni circa l’organizzazione e la gestione dei servizi pubblici che sempre più si mostrano come uno dei settori centrali dell’economica nazionale.
I profili teorici e applicativi della tutela e gestione del territorio e dei servizi pubblici investono diversi settori: a) la disciplina urbanistica ed edilizia; b) la tutela dall’inquinamento; c) la valutazione dell’impatto ambientale; d) la promozione e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali; e) le aree naturali protette; f) l’organizzazione e la gestione dei servizi pubblici, con particolare riferimento ai diversi modelli di fondazione; g) la realizzazione di opere pubbliche e di infrastrutture; h) l’autonomia finanziaria degli enti territoriali.
In definitiva con il corso di dottorato si vuole fornire agli studenti una conoscenza approfondita, attenta sia ai profili teorici che a quelli pratici, per una corretta gestione del territorio la quale costituisce per certo elemento essenziale dell’amministrazione della Res Publica.
Nell'ambito del programma "diritto e religione" si è costituito presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Siena un polo internazionale di ricerca e insegnamento sostenuto dai migliori esperti europei ed internazionali. Sono associati all'iniziativa il Consorzio europeo sulle relazioni tra stati e chiese e i migliori centri specializzati del continente (Cardiff, Strasburgo, Lovanio e Cardiff). Le università nord-americane di Atlanta e Brigham oung e l' Asia-Europe Foundation assicurano una più ampia prospettiva mondiale. Il programma ha per contenuto l'approfondimento secondo una metodologia critica, interdisciplinare e comparativa di tutte le interrelazioni tra fenomeno religioso e fenomeno giuridico. In tale contesto si propone l'inserimento nella scuola dottorale di una sezione di "diritto e religione" che articoli la propria proposta formativa in tre cicli didattici: 1. il primo ciclo avrà per tema i diritti interni delle religioni e la comparazione tra di essi. Sul solco delle attività proposte in tale campo dalla rivista di diritto comparato delle religioni edita dal Mulino (Daimon), la cui redazione è radicata a Siena, e della sperimentazione didattica avviata a Siena da un triennio mediante corsi e seminari di diritto comparato delle religioni, il ciclo comprenderà approfondimenti specifici sulle diverse tradizioni giuridiche religiose (diritto ebraico, diritto islamico, diritti cristiani, ma anche diritto buddhista e hindu) e una sistematica comparazione tra le diverse tradizioni in tema, tra l'altro, di Diritto divino e diritto naturale, Legislazione e interpretazione, Appartenenza religiosa e sanzioni, Organizzazione istituzionale interna e ministri religiosi. 2. Il secondo ciclo avrà per tema il diritto ecclesiastico italiano inteso come sistema complesso e in evoluzione dei rapporti tra sfera pubblica e fenomeno religioso in Italia. Dopo la necessaria ricognizione storica e di diritto positivo sulla fisionomia del sistema italiano, saranno in particolare approfonditi i nodi di maggiore rilevanza attuale: gli effetti della regionalizzazione, la tenuta del sistema della bilateralità centrale e diffusa, le questioni della scuola, dei simboli religiosi, del diritto di famiglia, lo statuto delle comunità islamiche e dei nuovi movimenti religiosi, gli effetti dell'integrazione europea (a partire dal caso Pellegrini), il dibattito sulla laicità e sulle prospettive della civil religion in Italia. 3. Il terzo ciclo avrà ad oggetto il diritto ecclesiastico europeo e comparato nel senso delle prospettive e delle dinamiche europee ed internazionali dei rapporti tra sfera pubblica e sfera religiosa. Particolare attenzione sarà riservata all'integrazione europea (il dibattito sulle radici cristiane nella costituzione, il conflitto di competenze tra singoli stati ed UE, il case law delle corti di Lussemburgo e Strasburgo), alla comparazione tra i diversi modelli europei e alle prospettive internazionali (conflitti religiosi d'area, questione islamica, tutela ONU della libertà religiosa).
Primo anno
Durante il primo anno saranno previsti otto cicli di
lezioni:
A1) La nascita e lo sviluppo delle autonomie territoriali
A2) Urbanistica ed edilizia
A3) I servizi pubblici
B1) I diritti interni delle religioni e la comparazione tra di essi.
B2) Diritto ebraico
B3) Diritto islamico
B4) diritti cristiani
B5) Diritti buddhista e hindu
Secondo anno
Durante il secondo anno saranno previsti nove cicli
di lezioni:
A1) La disciplina costituzionale delle autonomie territoriali
A2) Il governo del territorio nel nuovo Titolo V della
Costituzione
A3) I soggetti gestori dei servizi pubblici
B1) Il diritto ecclesiastico italiano come sistema
complesso e in evoluzione dei rapporti tra sfera pubblica e fenomeno religioso.
B2) Ricognizione storica e di diritto positivo sulla fisionomia del
sistema italiano.
B3) Gli effetti
della regionalizzazione, la tenuta del sistema della bilateralità centrale
e diffusa, , gli effetti dell'integrazione europea (a partire dal caso Pellegrini).
B4) Le questioni della scuola, dei simboli religiosi,
del diritto di famiglia,
B5) Lo statuto delle comunità islamiche e dei nuovi
movimenti religiosi
B6) Il dibattito sulla laicità e sulle prospettive
della civil religion in Italia
Terzo anno
Durante il terzo anno saranno previsti sette cicli
di lezioni:
A1) La giurisprudenza costituzionale e le riforme del
sistema delle autonomie territoriali.
A2) Le aree naturali protette e la gestione ambientale
del territorio.
A3) I modelli di fondazione come forme di gestione
dei servizi pubblici.
A4) Gli aspetti della costituzione economica relativi
alla gestione del territorio e dei servizi pubblici.
B1) Il diritto ecclesiastico europeo e comparato.
B2) Religione e integrazione europea (il dibattito sulle radici cristiane nella
costituzione, il conflitto di competenze
tra singoli stati ed UE, il case law delle corti di Lussemburgo
e Strasburgo).
B3) Comparazione tra i diversi modelli europei e prospettive internazionali (conflitti religiosi d'area, questione islamica, tutela ONU della libertà religiosa).