SEZIONE “Diritto dei mercati”

 

PRESENTAZIONE LINEE DI RICERCA OBIETTIVI PROGRAMMA DIDATTICO

 

 

DIRETTORE SCIENTIFICO

Prof. Lorenzo Gaeta, ordinario di Diritto del Lavoro, Facoltà di Giurisprudenza.

Presentazione

Il Corso di dottorato in “Diritto dei mercati” ha l’obiettivo di analizzare le diverse dinamiche dei mercati del lavoro, finanziari, dei prodotti agricoli e commerciali, intendendosi per “mercati” sia i “luoghi” giuridici ed economici in cui si svolgono le relazioni di scambio sia gli ambiti di emersione e contrapposizione di una molteplicità di interessi, pubblici e privati, alla cui composizione sono dirette le regole volte a garantire la trasparenza, la correttezza dei rapporti giuridici, nonché la tutela dei valori fondamentali.

In questa prospettiva i mercati oggetto di studio presentano ciascuno proprie peculiarità che devono confrontarsi con un sistema economico non più solo nazionale ma europeo e internazionale. A tale proposito, indispensabile risulta l’analisi delle diverse discipline che presiedono agli specifici mercati, allo scopo di rinvenire criteri di collegamento e di interazione tra le normative nazionale, comunitaria ed internazionale in una prospettiva economica e giuridica “globalizzata”, la cui comprensione non può tuttavia prescindere dalla conoscenza storica dell’evoluzione del diritto, delle istituzioni e dell’economia ai fini  dell’acquisizione della consapevolezza dei rapporti tra fenomenologia giuridica  e mondo economico, sociale e politico.

Le tematiche oggetto del corso presentano carattere multidisciplinare, avendo ad oggetto l’approfondimento delle regole giuridiche volte a disciplinare i rapporti che si instaurano all’interno dei differenti mercati. Il progetto di dottorato si segnala per l’innovatività dell’approccio scientifico, in quanto diretto , pur nella spiccata specificità dei singoli mercati del lavoro, finanziari, dei prodotti agricoli e commerciali, allo studio del funzionamento dei singoli mercati e delle relative strutture non più secondo un’ottica settoriale, ovvero secondo un processo, fino ad oggi seguito,  di approccio alle tematiche del mercato condotto partitamente, ma seguendo una indagine “integrata”. Tale interdisciplinarità è oggi ineludibile  sia per comprendere  le disfunzioni che in ogni mercato si presentano, sia per valorizzare le sinergie che derivano dalla interdipendenza  dei mercati.

Linee di ricerca della sezione

La selezione delle aree tematiche privilegerà lo studio di temi connessi ai diritti e doveri che devono regolare i rapporti che nascono e si sviluppano all’interno dei mercati segnalati come oggetto della ricerca del dottorato.

Il Corso si propone di analizzare i diversi mercati e le relative strutture, tenendo conto dell’intreccio tra la pluralità degli interessi coinvolti, privati, dell’imprenditore e del consumatore, e pubblici alla trasparenza delle informazioni, alla correttezza delle relazioni, alla tutela della salute, alla protezione dell’ambiente, al governo del territorio, alla tutela dei risparmiatori, alla sicurezza.

Nello studio delle strutture dei mercati concorrenziali,  peculiare attenzione  deve essere rivolta alla valutazione degli aspetti giuridici e socio economici del mercato del lavoro. Ciò che il Corso intende evidenziare è, invero, l’interazione tra i mercati concorrenziali in cui operano le imprese e le società, siano esse agricole o commerciali, con il mercato del lavoro ancora in parte governato da interventi propri dell’economia pianificata. L’obiettivo è di far emergere le relazioni tra un mercato per molti aspetti rigido, quale il mercato del lavoro, con le strutture flessibili dei mercati concorrenziali, ponendo l’accento sulle reciproche implicazioni ed influenze. Nel contesto di un mercato non più solo nazionale e comunitario ma ormai globalizzato, appare urgente indagare le interconnessioni tra i molteplici interventi normativi ( nazionali, comunitari, internazionali) sulla disciplina dei mercati, la ricaduta di tali interventi sulla struttura dell’impresa e la loro incidenza sulla composizione degli interessi coinvolti.

Le relazioni tra impresa e mercati saranno oggetto di analisi in diverse direzioni.

Sotto un primo profilo, per quanto riguarda il mercato del lavoro, i temi di ricerca si inseriranno in un dibattito scientifico da tempo in corso e che ha ricevuto una forte accelerazione nell’ultimo decennio. La distinzione tra diritto del lavoro e politiche occupazionali si è fatta sempre più sfumata ed è ormai impossibile affrontare una tematica del diritto sociale, sia esso nazionale o comunitario, senza tenere presenti entrambe le prospettive. Ormai risulta sempre più difficile distinguere tra regole riguardanti il rapporto di lavoro e regole riguardanti il mercato, data anche l’istituzione di molte fattispecie contrattuali differenti rispetto al prototipo del contratto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato.

In questa prospettiva, oggetto specifico di considerazione saranno i grandi temi della legislazione e della contrattazione collettiva nazionale e comunitaria: possono valere solo a titolo di esempio la disciplina riguardante la somministrazione di manodopera, il trasferimento d’azienda, il lavoro a tempo parziale, il contratto a tempo determinato, i contratti formativi e, più in generale, la formazione all’interno del mercato del lavoro, tematiche tutte recentemente modificate in maniera molto sensibile da normative sia comunitarie sia nazionali.

Un’attenzione particolare, infine, verrà rivolta all’analisi delle politiche occupazionali, anch’esse sia nazionali sia comunitarie: particolare attenzione verrà dedicata all’analisi di discipline comunitarie non direttamente ricomprese nel tradizionale ambito del diritto del lavoro, ma la cui rilevanza giuslavoristica e occupazionale è fuori discussione: soprattutto il regime comunitario della concorrenza e degli aiuti di Stato.

Sotto un altro profilo, l’attenzione sarà rivolta alla disciplina delle situazioni di mercato che si riflettono sulla condotta contrattuale delle imprese, avendo specifico riguardo alle tematiche della sicurezza, alla regolamentazione delle privative, dell’uso dei segni distintivi e delle denominazioni comunitarie, anche nell’ambito della WTO, delle posizioni di monopolio, delle fattispecie anticoncorrenziali, della dipendenza economica, della comunicazione. Oggetto di studio sarà, cioè, in primo luogo, il contenuto del rapporto orizzontale tra gli imprenditori e la ricaduta della relativa disciplina sulla  struttura e sul funzionamento  dell’impresa. L’analisi  verterà  sulla condotta dell’imprenditore,  anche sotto il profilo delle relazioni tra  interesse economico  e interesse allo sviluppo sostenibile, al raggiungimento di un elevato livello di protezione della salute e dell’ambiente, al miglioramento della qualità della vita.

 Al riguardo, l’attenzione dovrà  anche rivolgersi alle relazioni tra disciplina dell’impresa , tutela dell’ambiente e governo del territorio, tematiche, queste, di centrale importanza per la gestione complessiva degli interessi rappresentati dagli enti locali, soprattutto alla luce della riforma del Titolo V della Costituzione e dell’affermazione, in esso contenuta, del principio di sussidiarietà verticale e orizzontale. I profili teorico-applicativi dei rapporti tra impresa, ambiente e  governo del territorio investono diversi settori: a) disciplina urbanistica ed edilizia e controllo dello sviluppo del territorio; b) controllo e tutela del paesaggio e dell’ambiente; c) tutela da inquinamento acustico, atmosferico ed elettromagnetico; d) gestione dei servizi pubblici locali di tipo economico e sociale; e) realizzazione delle opere pubbliche e delle infrastrutture compatibili con il contesto locale.

 Lo studio dell’impresa e del mercato si amplia, poi, necessariamente   allo studio delle relazioni tra imprenditore e consumatore. In questa prospettiva, si intendono approfondire gli strumenti normativi diretti a stabilire il contemperamento  tra interessi , con particolare riferimento alla garanzia di equilibrio sia tra prestazione e controprestazione sia tra regole di condotta, ossia quelle disposizioni comunitarie che hanno concorso e concorrono a determinare la recente elaborazione del diritto privato europeo. Lo sguardo sarà rivolto in particolar modo alla disciplina nazionale ed internazionale della sicurezza dei prodotti, alimentari e non, e alle relazioni tra istanze di sicurezza e istanze di circolazione.  In questa ottica, peculiare rilievo sarà assegnato ai numerosi meccanismi, talora obbligatori talora incentivanti, di matrice nazionale ma più spesso comunitaria e internazionale, di  conformazione dell’impresa, destinataria di specifiche regole di comportamento.

Sotto altro profilo, infine, lo studio interesserà  le relazioni tra disciplina dei mercati e disciplina delle società, soprattutto alla luce delle recenti riforme. Oggetto di approfondimento saranno le norme dirette a favorire la nascita, la crescita e la competitività delle imprese societarie, anche attraverso l’accesso ai mercati di capitali nazionali ed internazionali, la semplificazione delle forme, dei procedimenti e delle strutture societarie, la flessibilità dei modelli, la valorizzazione dell’autonomia negoziale pur a fronte della conservazione di aree di imperatività, ponendo attenzione al rapporto tra incentivazione alla competitività  societaria, ricorso al mercato dei capitali e  tutela dei creditori e degli azionisti, anche sulla base degli orientamenti formulati dalla Commissione  UE nell’agenda a breve termine ( 2003 – 2005).  La riflessione dovrà rivolgersi, dunque, alla relazione tra autonomia statutaria e protezione dei risparmiatori,  alla trasparenza dei mercati, al funzionamento degli organi di vigilanza e di controllo, ponendo l’accento sui meccanismi  di informazione e sulla loro ricaduta in ordine alla valutazione dei prodotti finanziari, indagando gli strumenti giuridici volti ad assicurare la correttezza   delle informazioni stesse, nonché le relazioni tra disciplina degli intermediari e tutela, da un lato, degli interessi privati degli investitori, e, dall’altro, dell’interesse  pubblico al corretto funzionamento dei mercati finanziari.

L’analisi del funzionamento e della disciplina dei diversi mercati  e delle imprese che vi operano non può, tuttavia, prescindere dall’approfondimento d alcuni grandi temi storico – giuridici legati fortemente ala realtà sociale, allo sviluppo economico e alle vicende politiche. In particolare, lo studio delle  attuali dinamiche e problematiche  di mercato  non può prescindere dallo studio della nascita e dello sviluppo del diritto commerciale, della codificazione, del sistema corporativo. Il ruolo della storia giuridica, infatti,  è quello di indispensabile strumento nella formazione della coscienza critica del giurista, il aule fa della conoscenza storico – giuridica un habitus mentis nella ricerca, nella critica e nello sviluppo del diritto vivente.

Obiettivi dell’attività formativa

Il Corso di dottorato in “Diritto dei mercati” si propone di formare giovani in grado non solo di proseguire nell’attività di ricerca scientifica ma anche di assumere immediatamente posizioni di responsabilità sia nell’ambito di imprese private sia all’interno delle pubbliche amministrazioni.

L’approfondimento delle tematiche riconducibili alla sezione del “Diritto dei mercati” intende consentire ai giovani impegnati nel Dottorato di conseguire un profilo professionale immediatamente spendibile sul mercato delle professioni; in particolare nel settore della gestione delle risorse umane, anche con riferimento alla gestione delle politiche attive del lavoro, sempre più condizionate o orientate dalle compatibilità e dalle risorse comunitarie. Possibili sbocchi professionali di riferimento sono la collaborazione professionale o impiego in imprese pubbliche e private come operatore giuridico e consulente d’impresa, professionista per l’assistenza legale ad imprese e società e prestazione di attività libero-professionale o di lavoro dipendente a livello dirigenziale presso l’Autorità garante per la concorrenza del mercato, le Autorità di vigilanza sui mercati nonché lo svolgimento di attività di collaborazione aventi ad oggetto lo studio delle dinamiche dei mercati.

A compimento di un percorso formativo ricco e articolato, l’esperienza acquisita nell’ambito del Dottorato di ricerca, legata anche all’analisi dei processi di cambiamento dei mercati nazionali ed internazionali, potrà consentire ad alcuni dei Dottori di ricerca, di trovare collocazione presso le pubbliche amministrazioni come Dirigenti P.A. con cultura amministrativo-manageriale, presso aziende private dove il bisogno di un nuovo management che accompagni il movimento di rinnovamento delle imprese è particolarmente sentito o presso affermati studi professionali.

Con specifico riferimento al percorso formativo orientato alla ricerca, il Dottorato intende specializzarsi nell’analisi delle dinamiche evolutive del diritto e della politica nel contesto dei processi e delle relazioni che si presentano all’interno dei mercati.

Si indirizzeranno, inoltre, specifici corsi, e tesi di dottorato, verso gli studi di amministrazione e management, in relazione alla forte domanda di mercato di nuovi manager pubblici e privati con formazione interdisciplinare, di cultura europea, con una solida socializzazione al metodo della comparazione, ma allo stesso tempo con una formazione altamente specializzata e professionalizzata.

Lavori di ricerca svolti secondo le più avanzate metodologie basate sia su consultazione di materiale cartaceo che digitale potranno offrire ad alcuni di loro la possibilità di proseguire con successo nella carriera accademica

Programma didattico

Primo anno

Durante il primo anno saranno previsti quattro cicli di lezioni:

1)     Diritto societario nazionale e comunitario

2)     Disciplina nazionale e comunitaria del mercato del lavoro

3)     Le fonti del diritto agrario

4)     La nascita e lo sviluppo del Diritto commerciale

Secondo anno

Durante il secondo anno saranno previsti tre cicli di lezioni:

1)     I mercati finanziari

2)     Politiche occupazionali e intervento pubblico nel mercato del lavoro

3)     La disciplina dell’impresa agricola

Terzo anno

Durante il terzo anno saranno previsti quattro cicli di lezioni:

1)     Impresa e responsabilità

2)     Strumenti e tecniche di tutela nel mercato del lavoro

3)     Impresa agricola, mercato e territorio

4)     Il sistema corporativo nell’Italia fascista