Tesi
del Dottorando Irene Cortella, X° Ciclo:
“Diagnostica clinica, metabolica e genetica dell’ipercolesterolemia
primitiva familiare”.
Abstract
La
dott.ssa Cortella ha studiato pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare (FH)
portatori di deficit genetico del recettore Apo B,E del quale ha messo a punto e
standardizzato la metodologia di valutazione dell'attività su linfomonociti
prelevati da sangue periferico. Mediante questa metodica ha determinato
l'attività del recettore LDL in 197 pazienti e 32 soggetti normolipidemici di
controllo. La metodica ha evidenziato soddisfacente ripetibilità e assenza di
sovrapposizione tra i valori riscontrati nei pazienti con FH e nei controlli, e
validità nella diagnostica della FH omo- ed eterozigote. La diagnosi clinica di
FH era confermata quando il valore di degradazione delle 125I-LDL in un paziente
ipercolesterolemico era meno del 50% dei valori trovati in un controllo studiato
lo stesso giorno.
La
candidata ha inoltre appreso le metodiche per la determinazione delle isoforme
di Apo E su frazioni lipoproteiche isolate (VLDL) (isoelettrofocalizzazione su
gel di poliacrilamide delle apolipoproteine delle VLDL), e la metodica per la
determinazione del genotipo di Apo E.
Sono
stati individuati soggetti che hanno mostrato un’attività di degradazione
“borderline” compatibile con la soppressione dell’attività del recettore,
causata dal grande quantitativo di LDL nel plasma, e con l’assenza di difetti
nel gene del recettore Apo B,E. Ciò ha permesso di ipotizzare la presenza di
una ApoB difettiva in questi individui “FDB, Familial Defective ApoB-100”.
Per
quanto riguarda lo studio del gene del recettore e del gene di Apo B, in nessuno
dei soggetti studiati è stata evidenziata la mutazione 3531, mentre la
mutazione 3500 è stata rilevata in un soggetto di origine sarda. In 10 pazienti
in cui il riscontro di attività recettoriale estremamente ridotta (<5%
rispetto al controllo) consentiva di diagnosticare una probabile FH omozigote,
è stato possibile, grazie alla collaborazione con il Servizio per la
Prevenzione dell'Arteriosclerosi dell'Università di Genova (prof. Bertolini),
identificare le mutazioni del gene del recettore Apo B,E responsabile del
difetto, che sono qui di seguito riportate: La mutazione Padova 1, della classe
IIB, che consiste nella sostituzione dell'Asp 200 con Gli, in 7 soggetti
appartenenti a 5 diverse famiglie, di cui 2 soggetti omozigoti non correlati; la
mutazione FH Bari 2 della classe V, in cui la Val 502 è sostituita con Met, in
un paziente omozigote; la mutazione Pro 664--->Leu in un paziente omozigote;
ed infine una mutazione nell'introne numero 16 del gene del recettore LDL che
comporta la sostituzione di una Guanidina 597 con Adenina in un soggetto
clinicamente omozigote. In quest’ultimo caso, si tratta con ogni probabilità
di un eterozigote composto, in cui la seconda mutazione non è ancora stata
evidenziata.