Tesi
del Dottorando Roberta Baetta, X° Ciclo:
“Meccanismi cellulari e molecolari in un modello sperimentale di iperplasia
intimale e loro controllo con farmaci inibitori della HMG-CoA riduttasi”.
Abstract
La
Tesi della Dott.ssa Baetta “Meccanismi cellulari e molecolari in un modello
sperimentale di iperplasia intimale e loro controllo con farmaci inibitori della
HMG-CoA riduttasi” riassume le ricerche svolte su sviluppo e caratterizzazione
dell’ispessimento dell’intima di carotide comune di coniglio che consegue
all’applicazione extravasale di un collarino di materiale elastico
biologicamente inerte. L’iperplasia intimale è ottenuta in animali
normocolesterolemici e in presenza di un endotelio anatomicamente intatto anche
se morfologicamente alterato, e presenta analogie con la lesione umana iniziale
o con la ristenosi dopo angioplastica o by-pass coronarico.
L’evoluzione
temporale della lesione si manifesta con sovraespressione di proteine specifiche
(molecole di adesione come VCAM-1, fattori di trasduzione come STAT 6, e
recettori per fattori di crescita come il recettore b del PDGF), infiltrazione
leucocitaria, modificazione del fenotipo dei miociti vasali da contrattile a
metabolico (espressione di mRNA della a-actina e della proteina stessa),
proliferazione dei miociti nelle tuniche intima e media, comparsa di fenomeni
apoptotici delle cellule muscolari lisce stesse.
La
somministrazione di statine modifica in senso favorevole l’evolversi della
lesione per interferenze specifiche sui diversi momenti della stessa
(infiltrazione leucocitaria, proliferazione e apoptosi dei miociti, espressione
e attivazione di proteine di trasduzione), configurando un’azione diretta di
parete di questi farmaci indipendentemente dall’azione ipocolesterolemica.