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Clonaggio di geni indotti da c-Fos e caratterizzazione del nuovo fattore di crescita FIGF identificato nel laboratorio. |
Allo scopo di identificare geni regolati dall'oncogene c-fos abbiamo utilizzato
fibroblasti di topo mutati nel locus c-fos. L'RNA estratto da fibroblasti mutati
e w.t. nel locus c-fos sono stati analizzati mediante la tecnica "RNA
differential display". LA comparazione di espressione nei due cloni
cellulari ci ha permesso di identificare un nuovo gene espresso in dipendenza di
c-fos. Questo gene codifica per un fattore di crescita e lo abbiamo chiamato
"c-fos-induced growth factor" (FIGF). FIGF è una molecola secreta in
grado di dimerizzare ed ha attività mitogenica su fibroblasti di topo. Cellule
che sovraesprimono FIGF acquisiscono una morfologia alterata: si allungano,
diventano più rifrangenti e tendono
a staccarsi dalla piastra di coltura. FIGF appartiene alla famiglia dei fattori
di crescita del "platelet-derived growth factor" PDGF, ma a differenza
di questo la sua espressione è dipendente da c-fos in vitro. Analisi
dell'espressione di FIGF in embrioni di topo ha rivelato che FIGF è
principalmente espressso nei mesenchimi degli abbozzi degli arti e nel polmone.
Abbiamo anche clonato l'omologo umano di FIGF e determinato la sua
localizzazione cromosomica. Nel laboratorio stiamo anche procedendo alla
caratterizzazione di due nuovi geni che sono indotti mediante il trattamento con
siero in fibroblasti murini. Uno di questi geni è espresso principalmente nel
sistema nervoso e non presenta similitudini con geni noti, mentre il secondo
codifica per l'omologo murino del gene della caseina chinasi alfa.
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Studio del promotore muscolo-specifico del gene della distrofina umana. |
Questo
progetto ha lo scopo di identificare gli elementi responsabili dell'attivazione
trascrizionale del gene della distrofina umana che è espresso preferenzialmente
nelle cellule muscolari scheletriche e cardiache. L'analisi dei mutanti ha rivelato che nel
promotore minimo sono presenti due elementi essenziali per la sua espressione.
Il primo elemento è riconosciuto dal fattore trascrizionale SRF (Serum
Responsive Factor). SRF è un fattore ubiquitario per cui la specificità
trascrizionale del promotore della distrofina deve essere mediata anche da altre
molecole. Abbiamo quindi analizzato il contributo trascrizionale di altri
elementi presenti nel promotore della distrofia. La sequenza adiacente e
parzialmente sovrapposta al sito di legame per SRF è riconosciuta da un nuovo
fattore in grado di legare il DNA nel solco maggiore e piegarlo. Abbiamo
chiamato questo nuovo fattore DPBF per "Dystrophin Promoter Bending Factor".
Questa molecola probabilmente forma un complesso sul DNA con SRF e ne facilita
la funzione di attivazione trascrizionale. Dai nostri dati appare che la
trascrizione muscolo specifica, determinata dal promotore della distrofina,
dipenda da un complesso trascrizione che si forma in corrispondenza della Cara
box contenente il fattore ubiquitario SRF ed il fattore che si lega alla sequenza adiacente. Grazie
alla piegatura operata sul DNA da parte di questo nuovo fattore SRF è
probabilmente in grado di interagire con fattori muscolo-specifici che non
legano direttamente il DNA.
Tutti
i progetti in laboratorio richiedono tecniche di manipolazione di DNA, clonaggio
di geni, mutagenesi sito specifica, misura dei trascritti mediante Northern o
RT-PCR.
Per
lo studio della regolazione
trascrizionale in cellule eucariotiche si
usano tecniche standard di colture cellulari, trasfezione DNA, saggi di
interazione DNA-proteine.
Per
lo studio di fattori di crescita si usano tecniche per l'espressione di proteine
ricombinanti in : batteri, lieviti e cellule CHO.
Purificazione
di proteine ricombinanti mediante colonne di nichel, glutatione.