Nel numero di maggio - giugno 2007

Le principali forme di collaborazione

La competizione economica e l’imprenditorialità nel contesto globale non possono che essere stimolate da virtuosi modelli di collaborazione tra ricerca universitaria e settore privato.

In quest’ottica l’ambasciata degli Stati Uniti d’America, sotto la guida dell’ambasciatore Ronald Spogli, ha lanciato una nuova ambiziosa iniziativa a sostegno della crescita economica in Italia, battezzata “Partnership for Growth”.
Il progetto vede come partner tutti coloro che sono impegnati nell’assicurare che l’Italia continui a essere una potenza economica a livello globale: le università, le aziende, i media, il mondo della politica, gli economisti, i centri di ricerca e le organizzazioni non governative.

Partnership for Growth lega a quattro aree principali le forme di collaborazione atte a sostenere la crescita in ambito internazionale.

• La commercializzazione della ricerca, per una maggiore collaborazione tra università e imprenditoria. Il rafforzamento dei legami tra la ricerca accademica e il settore privato consentirà lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi e la nascita di aziende potrebbe creare nuove opportunità di lavoro.

• Un più ampio mercato dei capitali di rischio.
Un mercato del venture capital più ampio e accessibile, con l’apertura al private equity e a un mercato obbligazionario ad alto rendimento, potrebbe offrire nuove opportunità alle imprese, partendo anche dal fatto che il futuro economico dell’Italia si dovrà basare su una maggiore propensione al rischio imprenditoriale.

• Diritti di proprietà intellettuale.
Nuovi investimenti delle aziende italiane e dello Stato in ricerca e sviluppo potrebbero essere di fondamentale importanza per la promozione della creatività e delle opere d’ingegno.

• Fulbright-best: Business/Entrepreneur Exchange Student Training Program.
Per la diffusione dello spirito imprenditoriale è previsto un programma di collaborazione per:
- la realizzazione di attività formative in collaborazione con la Santa Clara University;
- la creazione di imprese a Stanford e presso la University of California;
- un internship presso un’azienda ad alto potenziale di crescita e networking con giovani imprenditori americani.

La ricerca in Toscana, un terreno fertile per uno sviluppo competitivo

Una delle tappe fondamentali per la realizzazione e il rafforzamento del progetto di cooperazione internazionale “Partnership for Growth” è costituita dall’analisi e dalla verifica delle realtà tecnologiche e scientifiche del nostro paese. In quest’ottica alcuni rappresentanti dell’Ambasciata degli Stati Uniti (Richard C. Boly, coordinatore del progetto “Partnership for Growth” e Barbara Lapini, responsabile commerciale del Consolato Americano) hanno incontrato, nel mese di maggio, alcuni membri del Liaison Office dell’Ateneo senese e della Fondazione Toscana Life Sciences, per parlare delle possibili modalità di collaborazione e dello scambio di esperienza tra le università e gli enti di ricerca italiani e le maggiori realtà tecnologiche e scientifiche americane.
L’ambasciata degli Stati Uniti ha riconosciuto e apprezzato la presenza di importanti forme di collaborazione già esistenti a livello locale, quali la citata Fondazione TLS e il network NOVA, nato per il trasferimento della conoscenza e la valorizzazione industriale della ricerca.
Il progetto biennale NOVA, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, vede l’Università di Siena capofila in collaborazione con la Scuola Superiore S. Anna di Pisa e l’Università di Firenze.
NOVA ha come obiettivo prioritario il potenziamento delle strutture degli “Industrial Liaison Office” (ILO) delle università partner, per l’implementazione e il miglioramento dei servizi e per rafforzare la cultura brevettuale e imprenditoriale tra i ricercatori universitari e presso le imprese e le istituzioni, con particolare attenzione al territorio toscano.

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